Con questo video vi racconto cosa significa trascorrere una giornata in cucina con Antonino Cannavacciuolo, l'incontrastato chef di Villa Crespi sul lago d'Orta, dove sono andato a conoscerlo. Cannavacciuolo in questo periodo è anche il protagonista indiscusso del format televisivo "Cucine da incubo", mutuato dall'inglese Ramsay's Kitchen Nightmares, poi esportato negli Stati Uniti con l'eccellente e cattivissimo Gordon Ramsay. E così da qualche tempo anche in Italia abbiamo iniziato a conoscere il cuoco più cattivo della nostra penisola: il napoletanissimo Antonino Cannavacciuolo. Riassumere Cannavacciuolo è complicato quanto un calcolo di matematica quantistica, ma qualche indizio pre-video posso darvelo: Cannavacciuolo lavora a Novara da tanti anni ma non conosce neanche una parola di dialetto novarese e se ne vanta, ha una moglie e due figli, non fa vacanze da due anni, dice parolacce ed è un cuoco straordinario. Come ristoratore è stato premiato con due stelle Michelin, tre forchette per il Gambero Rosso e tre cappelli de l'Espresso. Cannavacciuolo è alto, robustissimo, ha la barba lunga, tira le botte e manda la gente a quel paese. E però è buono come il pane. Anzi, Antonino Cannavacciuolo è buono come un pacchero alla napoletana, uno di quelli che mi ha offerto per pranzo quando sono andato a trovarlo per scoprire i segreti della sua cucina e appunto, scroccargli il pranzo.