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“Le condizioni di Papa Francesco restano critiche ma stazionarie”: il nuovo bollettino del Vaticano

L’ultimo bollettino di oggi 25 febbraio sulle condizioni di salute di Papa Francesco spiega che “le condizioni cliniche del Santo Padre rimangono critiche, ma stazionarie. Non si sono verificati episodi acuti respiratori ed i parametri emodinamici continuano ad essere stabili”.
A cura di Giorgia Venturini
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"Le condizioni cliniche del Santo Padre rimangono critiche, ma stazionarie. Non si sono verificati episodi acuti respiratori ed i parametri emodinamici continuano ad essere stabili", è quello che riporta l'ultimo bollettino di oggi 25 febbraio sulle condizioni di salute di Papa Francesco. Il Santo Padre è ricoverato dal 14 febbraio scorso al Policlinico Gemelli di Roma: qui è arrivato per una bronchite e poi, come hanno evidenziato successivi accertamenti, la situazione si è aggravata in una polmonite bilaterale. Stamane il Vaticano aveva fatto sapere che il Papa aveva trascorso una notte l'ha trascorsa tranquilla, si è riposato e non ha avuto crisi respiratore. Il Vaticano nella serata di oggi 25 febbraio fa sapere anche: "In serata ha effettuato una tac di controllo programmata per il monitoraggio radiologico della polmonite bilaterale. La prognosi rimane riservata". E ancora: "In mattinata, dopo aver ricevuto l'Eucarestia, ha ripreso l'attività lavorativa".

Dopo alcuni giorni in cui le condizioni del Papa si sono aggravate, già ieri era in fase di miglioramento tanto che ha anche ricevuto il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e il Sostituto mons. Edgar Pena Parra per alcuni decreti riguardanti beati e santi. Nel bollettino di ieri 24 febbraio si è parlato della lieve insufficienza renale che ad oggi però "non desta preoccupazione". Bergoglio "continua l'ossigenoterapia, anche se con flussi e percentuale di ossigeno lievemente ridotti". Nelle ultime ore non ha avuto crisi respiratorie e nella mattinata si è alzato dal suo letto d'ospedale. La situazione però resta grave e il Papa non può dirsi fuori pericolo.

Intanto da tutte le parti del mondo sono stati organizzati momenti di preghiera per mostrare la vicinanza al Santo Padre. Stasera alle 21 si terrà ancora a San Pietro un rosario per Papa Francesco tenuto dal cardinale filippino Luis Antonio Tagle e trasmesso in diretta. Oggi, intorno alle 16, alla Chiesa di Gesù Bambino all'Esquilino a Roma, anche un gruppo di turisti provenienti dagli Stati Uniti ha pregato per il Papa: "Siamo qui in vacanza nella Capitale e, appresa la notizia delle condizioni del Papa, non potevamo che essere qui oggi. Proviamo a dare un senso di speranza e di pace", hanno detto.

Il vescovo cattolico di rito latino di Zaporizhzhia, monsignor Yan Sobilo, in un’intervista del Tg2000, il telegiornale di Tv2000 ha tenuto a precisare: "Preghiamo per la salute del Santo Padre. Da quando il Papa è in ospedale, ormai da molti giorni, preghiamo per lui durante la Messa e con il Rosario. La gente gli è molto grata, perché il Papa prega per l’Ucraina dall’inizio della guerra".  E poi ha aggiunto: "Qui, quattro volte a settimana, distribuiamo il pane a oltre 1500 persone. Sono aiuti finanziati anche dal Santo Padre, che ha inviato il cardinale Konrad Krajewski almeno dieci volte per portare aiuti da parte del Papa. Sappiamo che il Santo Padre ci ama e noi amiamo lui. Noi a Zaporizhzhia preghiamo intensamente per la sua guarigione".

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