Le cause del crollo del cantiere a Firenze, le ipotesi: dalla trave spezzata alla rottura del dente
La trave che avrebbe dovuto reggere tutto il peso e che invece è crollata nel cantiere del supermercato Esselunga di Firenze e il dente su cui doveva essere appoggiata e che potrebbe aver ceduto. Sono queste le principali ipotesi su cui è al lavoro la Procura di Firenze per stabilire le cause sull'incidente mortale sul lavoro che ha causato la morte di 5 operai e il ferimento di altri tre venerdì scorso 16 febbraio 2024. Le indagini saranno lunghe e complesse tra rilievi sulla trave incriminata e ispezioni nel cantiere sequestrato e al momento l'inchiesta prosegue a tutto campo indagando anche sulle possibili mancate comunicazioni tra gli operai delle varie ditte al lavoro.
L’ipotesi della trave spezzata
Una delle ipotesi in campo sul crollo del cantiere Esselunga di Firenze ovviamente riguarda la trave. Non si esclude che il manufatto, arrivato in cantiere già prefabbricato in una ditta specializzata del settore, abbia ceduto per qualche motivo. Sulla trave da 15 tonnellate, lunga circa quindici metri e precipitata al suolo in pochi attimi travolgendo tutti e tutto, saranno effettuati rilievi tecnici per capire se fosse a norma e se potesse reggere il peso della zona a cui era destinata. In pratica si cerca di capire la qualità del materiale. Da questo punto di vista, gli inquirenti stanno, indagando anche sulla documentazione acquisita dalle varie ditte interessate, sia di ingegneria che di messa in opera del cantiere, per capire se in fase progettuale era stato calcolato tutto.
Gli esami sulla resistenza del dente e sui piloni
Un'altra ipotesi connessa alla prima riguarda quella dell'incapacità di presa del "dente" su cui doveva poggiare la trave o la sua rottura. Secondo le prime notizie, la struttura e i pilastri su cui poggiava la trave facevano parte dello stesso pacchetto già prefabbricato arrivato in cantiere. Parallelamente, dunque, saranno effettuati carotaggi e rilievi anche sui piloni. Con questi esami in pratica si cerca di accertare se il crollo sia stato provocato da un difetto di costruzione del prefabbricato.
Le altre ipotesi sulle cause del crollo nel cantiere dell’Esselunga a Firenze
Se i primi due elementi chiave risulteranno conformi, si aprono altre due ipotesi principali che sono una eventuale progettazione errata del cantiere o manovre nel montaggio non eseguite correttamente. Per quanto riguarda la prima e cioè una possibile progettazione errata che avrebbe minato la stabilità della struttura, si stanno acquisendo computer e documentazione nelle varie aziende interessate dalla progettazione del supermercato. L'altra ipotesi, invece, riguarda le manovre eseguite nel montaggio. È un dato di fatto che nel cantiere vi fossero più ditte e gli stessi otto operai coinvolti nel crollo lavoravano per tre imprese diverse. Non è escluso che la trave non fosse stata ancora fissata del tutto quando è avvenuto il crollo, poco prima delle nove, mentre un altro gruppo di operai iniziava contemporaneamente le operazioni di “gettata" del cemento.