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Le bollette del gas potranno essere mensili da ottobre: cosa cambia per i consumatori

Da ottobre le bollette del gas potranno essere mensili e non più solo bimestrali. La decisione di Arera arriva dopo la richiesta dell’Unione Nazionale dei Consumatori.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Da ottobre, le bollette del gas per chi è in regime di maggior tutela (ossia 7,3 milioni di clienti domestici) potranno essere mensili e non bimestrali. Arera ha accolto una richiesta promossa dall'Unione Nazionale dei Consumatori: gli utenti potranno usufruire del servizio per "controllare maggiormente le spese future e risparmiare sui consumi in caso di prezzi troppo alti".

L'Arera, si legge nel comunicato ufficiale, "ha ritenuto di dover tenere conto delle esigenze delle famiglie, aiutandole a seguire più attentamente il consumo giornaliero di gas". Per ora l'iniziativa tocca solo un cittadino su sette, ma potrebbe essere presa presto in carico da tutti gli altri operatori del settore.

Arera ha inoltre deciso di sganciare i costi italiani da quelli del Ttf di Amsterdam: le bollette si baseranno quindi sui prezzi reali registrati sul mercato italiano Psv.

Cosa cambia con la bolletta mensile

La decisione provocherà diversi cambiamenti nel calcolo delle spese dei consumatori. Alla fine di settembre (giovedì 29) saranno infatti aggiornate solo le tariffe della luce per i consueti tre mesi, mentre per sapere il prezzo del gas del mese di ottobre bisognerà aspettare il secondo giorno lavorativo di novembre. La stessa cosa avverrà per i mesi a venire.

I prezzi saranno legati alle tariffe sul mercato Psv, le cui quotazioni sono in media più elevate di quelle del mercato Ttf finora usato per gli aggiornamenti trimestrali. Le famiglie potrebbero quindi essere esposte a nuovi rincari. "Se la fattura ricevuta a fine mese non rispecchiasse gli andamenti reali del prezzo del gas – spiega al Corriere della Sera il presidente Luigi Gabriele – le differenze di prezzo saranno messe a conguaglio nella bolletta successiva. Questo potrebbe voler dire spese enormi per i consumatori" ha dichiarato al Corriere della Sera il presidente di Consumerismo no-profit, Luigi Gabriele. "Il provvedimento, inoltre, elimina qualsiasi forma di trasparenza – ha sottolineato -. I consumatori non potranno infatti conoscere in anticipo il prezzo del gas, ma lo scopriranno solo dopo averlo consumato".

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