Le 4 regioni europee con l’occupazione femminile più bassa sono tutte in Italia
Le quattro regioni europee in cui il tasso di occupazione femminile è più basso sono in Italia. A rivelarlo sono i dati dell'Eurostat riferiti al 2017, che collocano la Sicilia all'ultimo posto con il 29,2% delle donne occupate di età compresa tra i 15 e i 64 anni. Appena meglio la Campania con il 29,4%, la Calabria con il 30,2% e la Puglia con il 32%. Poi finalmente qualche regione non italiana, che rientra nelle statistiche in quanto regione d'Oltremare francese. Si tratta di Mayotte, isola nell'Oceano indiano non distante dalla costa africana, in cui la disoccupazione femminile è del 32,5%. Si tratta peraltro di un dato da leggere alla luce della disoccupazione complessiva, che colloca Mayotte all'ultimo posto con il 39,2%, seguita da Sicilia al 40,6%, Calabria al 40,8% e Campania al 42%.
Eppure l'occupazione femminile è in crescita anche in Italia, ma ad un passo più lento rispetto agli altri paesi dell'Unione europea. Nell'ultimo anno la crescita dell'impiego delle donne tra i 15 e i 64 anni è stato di 1,1 punti di media in Europa e di 0,8 punti in media in Italia, con performance locali di 0,6 punti nella media delle regioni del Sud e di 0,9 punti in Sicilia (quindi meglio della media italiana). L'Italia figura al penultimo posto per occupazione generale con il 58%, seguita solo dalla Grecia e con un'Europa ferma alla media del 67,6%. Forti gli squilibri regionali nel nostro paese, che da un lato collocano quattro regioni negli ultimi posti per occupazione femminile in Europa e dall'altro realtà locali capaci di reggere il confronto con le aree più ricche del continente. È il caso della Provincia di Bolzano, che fa registrare un'occupazione femminile del 65,9%, ossia superiore alla stessa media dell'Unione.