Omicidio Giulia Cecchettin

L’avvocato di Filippo Turetta: “I genitori non avevano notato nulla di particolare”

Emanuele Compagno, l’avvocato di Filippo Turetta: “È sempre stato un ragazzo d’oro, un ragazzo buono. Tutti lo descrivono, anche gli amici, come un ragazzo gentile con tutti, che non aveva mai litigato con nessuno”.
A cura di Davide Falcioni
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"Il papà era incredulo e attonito, e in qualche modo anch'io l'ho sentito un po' sollevato dal fatto che il figlio sia stato trovato vivo. I genitori sono però molto sconvolti per quanto accaduto". A parlare, ai microfoni di Fanpage.it, è Emanuele Compagno, l'avvocato di Filippo Turetta, il 22enne sospettato di aver ucciso Giulia Cecchettin e di averne occultato il cadavere abbandonandolo in un canalone. Il ragazzo è stato arrestato questa mattina dalla polizia tedesca. La sua auto era ferma in autostrada nei pressi di Lipsia, in bassa Sassonia. Il presunto killer verrà condotto in Italia entro due giorni per essere interrogato dagli inquirenti del nostro Paese.

L'avvocato Compagno ha spiegato che i genitori di Turetta "non avevano notato nulla di strano e di particolare" nel figlio, se non "che pensava ancora alla ragazza". Tuttavia, "non aveva mai dato nessun segno di violenza, nessun segno di aggressività verso gli altri. È sempre stato un ragazzo d'oro, un ragazzo buono. Tutti lo descrivono, anche gli amici, come un ragazzo gentile con tutti, che non aveva mai litigato con nessuno. Era un ragazzo come tanti". Per questo la notizia del suo arresto, e soprattutto del suo presunto coinvolgimento con la morte di Giulia Cecchettin, ha profondamente scosso la famiglia.

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Quanto alla relazione tra Filippo e Giulia i genitori l'hanno descritto come un normale rapporto tra ventenni che a un certo punto finisce. Il ragazzo – spiega sempre l'avvocato – "ci era stato male, aveva avuto un momento di sconforto, era sicuramente stato rattristato dal fatto che non avesse più una fidanzata. Poi le cose erano ricominciate, si erano rivisti, erano andati insieme in Austria. È stata una relazione che è continuata, anche se a livello di amicizia".

I genitori di Filippo negli ultimi giorni "non avevano notato nulla di particolare. Le voleva bene, la pensava, aveva sempre un gesto dolce per lei. Ma nulla di particolare ed eclatante, né segnali che potessero lasciar intendere un gesto di questo tipo". Dopo le attività di routine delle autorità di polizia tedesche Filippo Turetta verrò condotto in Italia e molto probabilmente sottoposto a una misura cautelare in carcere. Poi sarà un processo ad accertare la dinamica dell'omicidio di Giulia Cecchettin.

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