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La morte di Roberto Zaccaria

L’avvocato dell’uomo che ha ingannato Daniele: “Comparsi manifesti con minacce prima della sua morte”

L’avvocato di Roberto Zaccaria, il 64enne trovato morto a Forlimpopoli, a Fanpage.it: “Dopo la diffusione della notizia del suicidio di Daniele sono comparsi in città manifesti con minacce di morte. Ha presentato denuncia e oggi avremmo dovuto vederci per concordare il da farsi. Poi, evidentemente, non si è sentito neanche più di vivere”.
A cura di Ida Artiaco
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"Roberto Zaccaria aveva preso giovedì scorso appuntamento con me per oggi pomeriggio per valutare un esposto perché dopo la diffusione della notizia del suo coinvolgimento nel caso di Daniele sono stati affissi a Forlimpopoli manifesti con minacce rivolte alla sua persona".

A parlare a Fanpage.it è Pier Paolo Benini, l'avvocato di Roberto Zaccaria, il 64enne operaio in pensione trovato morto ieri nella sua casa di Forlimpopoli, in quello che pare essere un caso di suicidio. L'uomo era finito al centro di un servizio delle Iene, andato in onda nei giorni scorsi, per aver ingannato il 24enne Daniele, morto suicida a settembre del 2021 dopo aver scoperto che la sua fidanzata, Irene, conosciuta in chat, voleva lasciarlo. Fidanzata che era in realtà proprio Zaccaria.

Il legale ha spiegato che dopo la puntata del programma di Italia 1 di martedì scorso a Forlimpopoli sono apparsi manifesti con su scritto: "Devi morire, maledetto", "Devi bruciare all'inferno". "Aveva anche fatto anche denuncia ai carabinieri, che mi avrebbe dovuto portare questo pomeriggio per valutare il da farsi. Poi, evidentemente, non si è sentito neanche più di vivere", ha aggiunto Benini, secondo il quale Zaccaria avrebbe anche lasciato un biglietto "ma non è in mio possesso, perché sarebbe al vaglio degli inquirenti. Credo che verrà eseguita l'autopsia per chiarire le cause della morte. Mi sono recato all'agenzia di pompe funebri e attendono il nulla osta, anche per le particolari circostanze".

Secondo l'avvocato, Zaccaria "pare abbia fatto uso di cocktail di farmaci. La denuncia comunque è stata fatta, doveva venire da me per dare seguito alla questione – ha ribadito -. Ora non so se la famiglia se vorrà continuare e chiedere lumi alla Procura sulla vicenda".

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Il suicidio di Daniele, 24enne di Forlì, risale al settembre del 2021: il ragazzo fu trovato impiccato nella sua abitazione dopo che era stato lasciato dalla fidanzata "Irene", che aveva conosciuto online e a cui aveva mandato migliaia di messaggi. Ma in realtà Irene non è mai esistita: dietro di lei si celava proprio Roberto Zaccaria.

L’uomo aveva dovuto pagare 825 euro, il corrispettivo del decreto penale di condanna (non appellato) per il reato di sostituzione di persona. La procura di Forlì, però, aveva chiesto l’archiviazione per la "morte in conseguenza di altro reato". Una decisione molto criticata dal papà di Daniele, Roberto, che nei giorni scorsi all'Ansa aveva dichiarato che: "Mio figlio è stato vittima di quello che oggi è chiamato ‘catfishing’, una relazione virtuale nata sui social con una ragazza, dietro la quale si celava la figura di un uomo di 64 anni. Questa relazione virtuale ha portato alla morte di mio figlio. Ciò che è accaduto è di una gravità immane e molti altri ragazzi e ragazze sono vittime di questi inganni. Tanti riescono a salvarsi, tanti altri no".

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