L’avvocato dell’autista di Messina Denaro a Fanpage: “Luppino ha spiegato contenuto dei bigliettini”
Dopo l'arresto di Giovanni Luppino, considerato l'autista del boss Matteo Messina Denaro e suo "fedelissimo", risultano indagati anche i due figli Vincenzo e Antonio. Luppino è stato arrestato lo scorso 16 gennaio in pieno centro a Palermo dopo aver accompagnato il boss latitante presso la clinica "La Maddalena" dove avrebbe dovuto sottoporsi a terapie oncologiche.
Dopo il fermo, è stata disposta la custodia cautelare in carcere nonostante lo stato di incensurato. Gli inquirenti infatti ritengono che l'uomo possa disfarsi di prove rilevanti per risalire alla rete di fiancheggiatori che ha permesso la latitanza di Messina Denaro per 30 anni.
In suo possesso sono stati trovati alcuni bigliettini con numeri di telefono, nomi e appunti ora in mano agli inquirenti. "C'è un'ordinanza che prevede la custodia cautelare in carcere – ha specificato a Fanpage.it l'avvocato di Luppino, Giuseppe Ferro -. Per il giudice si tratta dell'unica misura possibile al momento. Il mio assistito ha fornito tutte le spiegazioni del caso agli inquirenti, chiarendo anche il perché di ogni singolo bigliettino trovato nelle sue mani".
Parliamo degli appunti trovati in suo possesso, gli inquirenti stanno indagando sul contenuto. Cosa ha detto a proposito Luppino?
Ha spiegato agli inquirenti il contenuto di tutti i bigliettini. Gli appunti presi su carta riguardano numeri di telefono e nomi di amici, medici o persone con le quali aveva contatti per motivi di lavoro.
Perché scriverli su carta?
Perché aveva difficoltà ad utilizzare il cellulare per memorizzare i contatti. Si tratta di numeri e rapporti assolutamente tracciabili. Non c'è nulla di riconducibile a una rete di favoreggiatori.
Adesso risultano indagati anche i due figli, Vincenzo e Antonio. Le forze dell'ordine hanno trovato in casa di Vincenzo una stanza nascosta.
Vincenzo ha comprato la casa più di 10 anni fa così com'era, senza modificarne la struttura. La porta della famosa stanza nascosta era già cementata nella parete, quando le forze dell'ordine hanno perquisito l'abitazione si sono insospettiti. La camera però era vuota. Semplicemente era stata cementificata anni fa.