L’avvocato della famiglia Cecchettin: “Siamo in uno stato di diritto, gli esami chiariranno la dinamica”
"Limitiamoci ai fatti. È stata arrestata una persona che si cercava, è stata inseguita e presa. Adesso capire le esatte dinamiche, le esatte responsabilità è sempre una questione molto delicata, voglio ricordare che noi siamo in uno Stato di diritto, non uno stato di polizia, quindi è giusto che l'autorità giudiziaria faccia i propri accertamenti". Sono le prime dichiarazioni rilasciate alla stampa da Stefano Tigani, avvocato della famiglia Cecchettin. Uscendo dalla loro abitazione di Vigonovo (Venezia), il legale ha ringraziato gli inquirenti per il lavoro svolto in questi giorni e per aver catturato, in Germania, il principale sospettato per il delitto, Filippo Turetta: "Abbiamo avuto stamattina la notizia che ci aspettavamo, siamo in un momento particolare. Il nostro ringraziamento va alle forze dell'ordine, all'Arma e alle Procure che hanno consentito di chiudere questo cerchio. È stata una settimana pesantissima ma c'è una gran parte d'Italia che ci è stata vicina. Adesso inizierà l'iter processuale, e faremo in modo che ci sia l'accertamento della verità".
Sull'esatta dinamica dell'omicidio l'avocati Tigani non si sbilancia. "Sono sempre stato prudente – ha detto – sulla questione della premeditazione, solo l'accertamento tecnico processuale lo potrà dire. Abbiamo almeno riportato Giulia a casa, purtroppo senza vita, e una persona è stata arrestata. Quantomeno qualcosa abbiamo". Tigani ha precisato di dire "solo quel che penso io, poi ci sarà un momento in cui i genitori di Giulia trasmetteranno quel che provano".
Quel che è certo, al momento, che Giulia Cecchettin è stata uccisa con più di 20 coltellate. II medico legale di turno ieri, che ha effettuato l'ispezione sul corpo della 22enne, ne ha repertate diverse su varie parti del corpo, sparse fra la testa e il collo, dove si ipotizza possa essere stata sferrata una di quelle rivelatesi mortali. Solo in sede di autopsia, prevista già da domani, potrà essere stabilito con certezza quanti sono stati i fendenti inferti dalla mano del presunto assassino e, in quella sede, si potrà circoscrivere l'ora della morte. Questo elemento sarà fondamentale per stabilire la competenza territoriale della procura e del tribunale dove si incardinerà il processo per omicidio nei confronti di Filippo Turetta.