Fanpage.it riceve e pubblica le lettere di due lettori, dopo aver ricevuto le segnalazioni di Emanuele, Emiliano, Sergio e Angela sulle difficoltà nel mondo del lavoro:
"Viviamo in un paese della Calabria, io sono insegnante in pensione e posso ritenermi privilegiata. Mia figlia con due diplomi, due figlie, separata, lavora presso un albergo del nostro piccolo paese di mare come donna delle pulizie con un contratto a tempo indeterminato di 350 € al mese, senza ferie pagate e tanto meno diritto a giorni di malattia.
Il suo orario di lavoro è dalle 8,30 fino alle 13,00 ma arriva a lavorare anche fino alle 14,30 se ci sono tutte le stanze da pulire. Il proprietario le aggiunge in nero altri 400 euro per un totale di 750 euro al mese.
Tutto questo è ad uso e consumo dei gestori di alberghi, ristoranti che non hanno controlli da parte di chi dovrebbe farli.
PS: il proprietario guadagna per ogni cliente che dorme 80€ a notte e l'albergo, in questa stagione, è sempre pieno. Tutto questo è giusto? Ecco perché preferiscono prendere il reddito di cittadinanza i nostri giovani".
_______
"Buongiorno, sono una donna di 57 anni che vive nel bellissimo sud d'Italia. Faccio parte di quella catena mostruosa del turismo che attira migliaia di turisti sulle città e sul nostro mare cristallino. Addetta alle pulizie in un resort di lusso, 5 stelle per essere precisi.
Paga oraria da una stella, 5 euro all'ora per 30 ore settimanali. Ma soltanto dieci ore nella busta paga il resto in nero. Tra qualche anno avrò diritto alla pensione? Credo proprio di no! E non perché non ho voglia di lavorare ma perché non mi viene dato ciò che mi spetta.
Reddito di cittadinanza? Complimenti a chi riesce ad averlo… Se potessi lo chiederei. Alle necessità di mia figlia di 18 anni devo dire 99 volte no e una si. E cosi che nascono conflitti familiari e disagi sociali.
Vorrei finire con un grande grazie ai nostri politici".