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Lavoratrice di call center perde la voce: il pm Guariniello apre un’inchiesta sulla società

Il responsabile legale della Voice Care è indagato dal pm di Torino Raffaele Guariniello, che sta cercando di far luce sul caso di una donna affetta da cordite cronica a causa delle lunghe conversazioni telefoniche a cui era sottoposta lavorando al call center.
A cura di Davide Falcioni
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Cordite cronica: è quanto diagnosticato dalle autorità sanitarie a una donna torinese di 43 anni che lavorava come telefonista in un call center. Ebbene, la vicenda della lavoratrice potrebbe "fare giurisprudenza", ovvero rappresentare un interessante precedente a livello legale. Il pubblico ministero Raffaele Guariniello a Torino ha infatti aperto un'inchiesta per lesioni colpose e iscritto nel registro degli indagati il nome del responsabile legale della Voice Care, società presso la quale lavorava la telefonista.

Secondo i risultati di un'ispezione della Asl, infatti, l'azienda aveva preparato un documento di valutazione dei rischi, senza tuttavia mettere in conto la possibilità di lesioni alle corde vocali per i telefonisti impegnati, per tutta la giornata, in lunghe conversazioni: la lavoratrice, infatti, per ogni ora di servizio parlava tra i 30 e i 40 minuti. A guidare l'azienda Voice Care era Gabriele Moretti, ex consigliere comunale a Torino per i Moderati.

L'azienda ha chiuso i battenti lo scorso mese di marzo: la decisione è stata presa a causa del bilancio passivo, a quanto pare dovuto al mancato pagamento di fatture per un ammontare di due milioni di euro tra il dicembre 2012 e il gennaio 2013 da parte del committente Seat Pagine Gialle. I 197 lavoratori che operavano per Voice Care sono rimasti disoccupati.

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