Lavitola torna in Italia: “Non ne posso più mi costituisco”
Valter Lavitola, il faccendiere coinvolto nel caso Tarantini, dopo otto mesi di latitanza in giro per il mondo soprattutto in sud America, ha deciso di ritornare in Italia. Una scelta difficile presa perché non si ritiene un delinquente, ma anche perché dopo tanto tempo passato in Argentina, Paese che ha dichiarato di amare tanto, aveva voglia di ritornare in Italia. La decisione è arrivata comunque dopo un primo annuncio che risale a dicembre, quando l'ex direttore de L'Avanti aveva assicurato ai suoi amici di voler tornare in Italia già a gennaio, ma non prima di poter metter a punto con i suoi legali la sua linea difensiva.
Lavitola torna per chiarire la sua posizione ai magistrati- Lavitola, secondo quanto riferiscono suoi amici, è più sereno rispetto alle scorse settimane, ma comunque preoccupato di andare in prigione. “Ho paura, ma torno perché non ne posso più" è quanto affermato dal faccendiere, che già si è imbarcato all’aeroporto di Buenos Aires per essere domani in Italia. L’ex direttore dell’Avanti ha precisato che torna per chiarire la sua posizione con i magistrati che lo accusano di aver indotto Tarantini a mentire ai giudici nell’inchiesta sulle escort nelle ville del Premier. In questo modo Lavitola mette fine alla sua latitanza iniziata a settembre quando aveva fatto perde le sue tracce dopo un ordine di custodia cautelare emesso nei suoi confronti prima dalla Procura di Napoli e poi confermato anche se con un capo di imputazione diverso da quella di Bari, a cui era passata l’inchiesta.
L’ex direttore dell’Avanti non parlerà di Berlusconi – Lavitola in quel periodo aveva adottato la propria linea difensiva da lontano, a suo modo, partecipando alla trasmissione di Mentana, durante la quale si era dichiarato innocente ed estraneo a tutte le accuse contro di lui. In quella sede aveva difeso Berlusconi e lo stesso Tarantini, portando inoltre a corredo delle sue dichiarazioni una serie di documentazioni. Il faccendiere anche se è sicuro che il suo ritorno in Italia lo porterà dritto in prigione continua a ribadire la sua innocenza, ma ci tiene anche a precisare ai suoi amici che non torna per dire qualcosa sull’ex Premier che “rispetta moltissimo perché è una persona d’onore”.