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L’autopsia sul corpo di Elisa Benedetti: la causa della morte è l’assideramento

Secondo i risultati dell’autopsia, Elisa Benedetti sarebbe morta per insufficienza cardiorespiratoria provocata dal freddo.
A cura di danila mancini
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elisa benedetti insieme all'amica

Sono stati diffusi i risultati dell'autopsia sul corpo di Elisa Benedetti, la ragazza di Città di Castello, scomparsa sabato scorso e ritrovata morta nei boschi di Civitella Benazzone.

Sin dal primo esame esterno si era esclusa la possibilità che il suo corpo fosse stato violato: a parte alcuni graffi, era sembrato ai medici che non ci fossero segni tali da far supporre l'abuso sessuale. A conferma di ciò, i risultati degli esami effettuati oggi sul corpo di Elisa: pare che la ragazza sia morta per assideramento, insufficienza cardiorespiratoria provocata dal freddo.

Ad eseguire l'autopsia, il medico legale Antonella Verdelli, al quale occorre stabilire anche se Elisa abbia assunto droghe (come hanno sostenuto alcuni testimoni), quindi se vi siano concause della sua morte. Si è certi, comunque, che l'assunzione non può essere avvenuta per via endovenosa: sul corpo non ci sono segni di iniezione.

Cosa sia accaduto precisamente sabato sera immediatamente dopo la telefonata di Elisa al 112,  è ancora tutto da chiarire. Bisogna anche chiarire che fine abbia fatto il cellulare, visto che dopo la telefonata pare sia scomparso. Bisogna, inoltre,collocare la testimonianza di Raul Rosi, l'ultima persona che ha visto viva la ragazza, prima che si allontanasse con l'auto di Vanessa, prima di sentire altre due macchine sfrecciare dietro la sua. E, infine, spiegare per quale motivo Elisa si sia allontanata così frettolosamente, lasciando l'amica sul luogo del tamponamento, mentre era intenta a compilare il Cid con l'autista dell'altra vettura.

C'è ancora tanto da chiarire.


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