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Laureata con un master in design, assunta come netturbina: “Stabile e felice di stare con mia figlia”

Cristina Anemone, 39 anni, è stata assunta a tempo indeterminato come netturbina a Bari. La giovane, madre di una bimba di 3 anni e laureata con master in design conseguito allo Ied di Milano, ha raccontato la sua esperienza alla stampa. “Sarà dura, ma sono felice di essere stabile e di poter dedicare il tempo a mia figlia”
A cura di Gabriella Mazzeo
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A 39 anni, dopo una laurea in Scienze della comunicazione e un master all'Istituto europeo di design di Milano, Cristina Anemone è riuscita ad ottenere il primo contratto a tempo indeterminato. Nonostante i sacrifici, però, la giovane non lavorerà nel suo ambito di studi: dal primo gennaio sarà a tutti gli effetti una dipendente di Amiu con la qualifica di operatore J, ossia la figura che si occupa della raccolta dei rifiuti e della pulizia delle strade.

Anemone è una degli 80 dipendenti di Amiu che ha firmato il contratto di stabilizzazione da netturbina. "Finalmente – ha raccontato a Repubblica – ho una sicurezza e una stabilità economica e professionale". A rendere entusiasta la 39enne, così come tanti giovani già entrati nel mondo del lavoro, è in realtà l'idea di una sicurezza mai raggiunta prima. "Ho lavorato quasi sempre nel settore privato – ha spiegato la 39enne in un'intervista – con carichi e orari di lavoro che per me che ho una bimba di 3 anni, non erano sostenibili. Lavoravo  anche 10 ore al giorno, finivo tardi e facevo la spesa agli orari più impensabili. Non avevo tempo neanche per salutare le amiche".

I dipendenti stabilizzati
I dipendenti stabilizzati

Da qui, la decisione di provare il concorso per entrare in Amiu nel 2021. "Io sono laureata in Scienze della comunicazione a Bari, poi mi sono trasferita a Milano per un master allo Ied. Ho lavorato prima come Account junior in una società di comunicazione nel capoluogo lombardo, poi nel 2008 sono tornata a Bari a causa della crisi economica e di questioni familiari. Qui ho cominciato a fare tanti lavori".

La 39enne ha raccontato di aver fatto l'impiegata per una grande catena e poi l'allieva capo settore. "Poi sono stata assunta in una società di Terlizzi, ma quando la sede di Bari ha chiuso sono stata licenziata. Quando ho saputo del concorso Amiu ci ho subito provato, mi sono candidata per il ruolo di operatore J e ho scartato quello di autista perché non avevo il requisito della patente per i mezzi".

Per i primi sei mesi Anemone è stata impiegata per sostituire il personale in ferie e si è occupata della raccolta porta a porta e di svuotare i carrellati condominiali. Il turno, ha spiegato, iniziava alle 5 del mattino e finiva alle 11.30. Per sei mesi lo ha svolto nella zona di Palese, Santo Spirito.

"All'inizio è stata dura, poi non ci sono tantissime donne nel settore e io non avevo mai fatto questo lavoro. Quelli della squadra mi hanno aiutata e accolta bene" ha raccontato ancora la 39enne. "Adesso sono stata destinata in un altro servizio, quello di consegna dei kit ai cittadini dei quartieri come Carbonara dove sarà attivato il servizi di raccolta porta a porta. Il turno comincia alle 13 e finisce alle 19.30. Lavorare su turni mi consente di conciliare il mio impiego con la gestione della famiglia e di una bambina piccola".

Per 30 ore settimanali si guadagna poco più di mille euro, ha spiegato Anemone. "Ma va benissimo così. Amiu è un’azienda nella quale ci sono possibilità di crescita" ha aggiunto poco dopo. "I miei amici sono stati contenti, sono sui 40 anni e le assicuro che anche per i laureati in Puglia non è semplice trovare una occupazione stabile".

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