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Laurearsi fa guadagnare 10mila euro in più

Secondo una ricerca di JobPricing, laurearsi in Italia è ancora conveniente, ma ci sono molte differenze tra nord e sud del Paese.
A cura di Antonio Palma
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Laurearsi in Italia è ancora conveniente, i laureati nel nostro Paese infatti guadagnano in media 10.700 euro in più all'anno rispetto a chi si è fermato prima negli studi. È quanto emerge da un'indagine di JobPricing, l'Osservatorio sulle retribuzioni curato da Mario Vavassori, professore aggiunto al Mip – Politecnico di Milano, con Repubblica.it. Secondo lo studio, in generale le retribuzioni salgono sempre in base alla progressione della carriera scolastica con una differenza consistente tra chi si è fermato alla scuola dell'obbligo (31mila euro) e chi si è diplomato alle superiori (43mila). Da evidenziare invece il fatto che avere un dottorato paga meno dell'aver fatto master, mentre la laurea triennale per il momento non garantisce ancora un livello retributivo superiore a quello dei diplomati.

Differenze minime ad inizio carriera

In realtà, entrando nei dettagli dello studio, si scopre che in Italia la differenza di retribuzione tra lavoratori laureati e non all'inizio della carriera è praticamente minima, ma cresce col passare dell'età. In particolare dal 35esimo anno d'età la forbice si allarga sensibilmente diventando molto consistente. Uno dei motivi di questo meccanismo è che i laureati entrano stabilmente nel mercato del lavoro non prima dei 25-26 anni, mentre chi ha un diploma o un titolo inferiore in media al raggiungimento dei 24 anni probabilmente ha già acquisito un certo numero di anni di lavoro, con conseguenti scatti retributivi e contrattuali.

Differenze tra Nord e Sud

Per quanto riguarda invece le provenienze universitarie dei lavoratori, dalla ricerca emerge che aver frequentato un'università privata dà un ritorno economico superiore del 21% rispetto all'aver frequentato un'università statale, e del 19% rispetto all’aver frequentato un Politecnico. Da questo punto di vista differenze sostanziali ci sono anche dal punto di vista geografico. Chi ha frequentato un'università del Nord, infatti, guadagna mediamente il 10% in più rispetto a chi ha frequentato un'università con sede al Sud, mentre i valori sono più allineati al Centro. Da sottolineare poi che il 92% di chi ha studiato al Nord ha lì la sede del suo lavoro, contro un livello di corrispondenza tra la sede dell'Università e del lavoro che scende al 77% per il Centro e al 36% per il Sud.

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