Latte adulterato, richiamate mozzarelle per le pizzerie: l’allerta del Ministero della Salute
"Sospetta carica batterica elevata sulla materia prima e sospetto utilizzo di sostanze non autorizzate". Questo il motivo per il quale l’azienda Fattorie Marchigiane ha comunicato la procedura di ritiro e richiamo avviata a seguito dei primi risultati delle perquisizioni e campionamenti voluti dalla Procura di Pesaro. Il risultato delle analisi ha portato alla luce criticità, tra cui appunto la carica microbica al di sopra del limite.
Nei giorni scorsi i Nas hanno sequestrato circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari, oltre che circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti (soda caustica e acqua ossigenata). L'obiettivo degli inquirenti è accertare un possibile uso illecito di soda caustica e acqua ossigenata usate nello stabilimento per “pulire” il latte inacidito in quanto scaduto.
La procedura di richiamo si è concretizzata con la pubblicazione dell’allerta alimentare nella specifica sezione del sito del Ministero della Salute, dove vengono riportati, tra gli altri elementi, i lotti di produzione (L2411300 L2411400 L2411500) con scadenza il 22, 23 e 24 maggio 2024, il marchio di identificazione dello stabilimento/produttore (IT 11 21 CE) e la ragione sociale a nome del quale viene commercializzato il prodotto "Fattorie Marchigiane Cons. Coop. Agricola".
Le confezioni che verranno richiamate sono quelle dei formati da un chilo e due chili e mezzo e quindi utilizzate sopratutto nelle pizzerie.
La raccomandazione “Per il principio di precauzione” è quella “di non consumare il prodotto” e di restituirlo al punto vendita.
Non si tratta chiaramente della prima allerta alimentare di cui diamo notizia. Qualche giorno fa abbiamo riportato quella diffusa da Eurospin e riguardante un lotto di zuppa al farro e verdure per la possibile presenza di Clostridi (produttori di tossina botulinica) e quella diramata da Penny Market per un lotto di minestrone a causa della presenza di un corpo estraneo nel prodotto, specificando che si tratta di vetro. Ancora prima quella relativa un lotto di salvia in polvere per glutine non dichiarato in etichetta, poi di due tipologie di salame prodotte dal Salumificio F.lli Scappocchin richiamate dal commercio per rischio microbiologico, mentre all'inizio del mese scorso è toccato a due snack salati provenienti dalle Filippine per un additivo non autorizzato, prima ancora (a marzo) erano stati ritirati numerosi lotti di prodotti venduti come alternative vegetali al formaggio per allergeni non dichiarati in etichetta.