L’attacco di Mosca a Roma: “Italiani soffriranno”. La replica: “Dichiarazioni folli”
Mosca minaccia l'Italia sul gas e lo fa puntando il dito contro il piano del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e accusando Roma di muoversi su una linea chiesta da Bruxelles su ordine degli Usa.
Per Maria Zakharova, portavoce di Serghei Lavrov, "saranno gli italiani a soffrire": le imprese del made in Italy "saranno distrutte dai fratelli d'oltreoceano, crolleranno e saranno comprate a buon mercato dagli Yankee". "Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha presentato il suo piano per ridurre la dipendenza italiana dalle fonti energetiche della Russia. È chiaro che questo piano viene imposto a Roma da Bruxelles (che, a sua volta, agisce su ordine di Washington), ma alla fine sarà il popolo italiano a soffrire", accusa Zakharova, secondo cui "il laborioso business italiano crollerà" e Roma viene spinta "non solo ad atti insensati, ma al suicidio economico per realizzare la follia delle sanzioni euro-atlantiche”.
Alle parole della portavoce di Lavrov, che toccano uno dei temi caldi della campagna elettorale italiana, hanno risposto sia Roma che l’Ue. "Non prendiamo ordini da nessuno, non ci facciamo intimidire. I risultati ottenuti parlano da soli, e dimostrano che siamo stati molto bravi", reagisce il governo. Il portavoce del ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha accusato la collega russa "di nuove ingerenze strumentali sul voto". "Ancora un volta dalla Russia arrivano dichiarazioni strumentali a poche settimane dal voto", ha commentato Giuseppe Marici, affermando che "le autorità russe si stanno rendendo protagoniste di chiare ingerenze" e che "c'è una certezza: a oggi le famiglie e le imprese italiane rischiano di essere strozzate economicamente dagli aumenti del gas".
"Stiamo lavorando affinché i sacrifici per gli italiani siano minimi", così ancora il ministro Cingolani su Rai3, parlando del nuovo piano per i risparmi energetici, "un piano abbastanza tranquillo, non draconiano". "Piccole azioni che sono portate avanti da una collettività danno risparmi che molti nemmeno conoscono. Stiamo parlando di un'operazione innanzitutto di consapevolezza", ha detto escludendo la possibilità di sanzioni.
"Non perdiamo tempo a commentare le dichiarazioni folli delle personalità russe", così invece un portavoce della Commissione Ue ha replicato a Zakharova. Intanto, nel pieno della guerra del gas, l'Ue va al contrattacco sui visti ai cittadini russi: la Commissione ha approvato la proposta per bloccare l'accordo di facilitazione dei visti con la Russia dal 12 settembre, pronta a renderli più difficili e costosi. Quelli già emessi saranno riesaminati. "Erano un segno di fiducia, Mosca l'ha distrutta", il commento di Ursula von der Leyen.