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Latina, benedizione pasquale nel parcheggio della scuola dopo il “no” del preside

Accade a Pontinia. I genitori, infuriati con il dirigente scolastico, hanno comunque chiamato il parroco, che ha impartito la benedizione alle famiglie nel parcheggio dell’istituto.
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Il dirigente scolastico rifiuta di far entrare il parroco nelle classi per impartire la benedizione pasquale ai bambini ed i genitori, per protesta, organizzano una cerimonia in strada, proprio davanti la scuola. Accade nell’istituto Oddino Montiani di Pontinia, in provincia di Latina, dove il preside Antonino Leotta ha vietato l’ingresso al parroco di “Cristo Re”, che da sempre, ogni anni, si era recato nella scuola per benedire gli allievi.

I genitori si sono ribellati, hanno provato a convincere il dirigente a cambiare idea, ma non c’è stato nulla da fare. A quel punto, hanno invitato il parroco a recarsi comunque fuori dalla scuola per impartire a loro ed ai loro figli una benedizione comunitaria. Il prete ha accettato volentieri di fermarsi nel parcheggio della scuola pur di accontentare le famiglie.Il sacerdote mi ha voluto comunicare che ha voluto accettare l'invito dei genitori, non per protestare, ma per affermare che l'inclusione non si ha con la negazione. – spiega Emanuele Di Leo, tra i cittadini che hanno protestato per la decisione del dirigente scolastico – i bambini e le famiglie hanno ricevuto la benedizione pasquale anche se qualcuno per motivi ideologici, voleva negarla.”

Mentre il dirigente scolastico ha motivato la sua decisione con la volontà di non offendere le famiglie ed i bambini che non credono o che non fanno parte della Chiesa cattolica, molti genitori hanno ravvisato una incoerenza da parte del preside, che lo scorso Natale aveva dato il via libera ai festeggiamenti a scuola. Visto che a Latina la politica è in piena campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale, sull’argomento sono intervenuti anche diversi candidati. “È pretestuosa e tristemente ideologica la scelta di chi dice di volere rispettare gli altri cancellando, o camuffando, la Pasqua scadendo nel ridicolo”  ha commentato il candidato  a tutti i genitori ed insegnanti perché spieghino a tutti i bambini di tutte le razze e religioni il bello della convivenza pacifica ma ricordando loro che siamo  in Italia e il 27 marzo è la Pasqua di Resurrezione di Gesù Cristo, il figlio di Dio morto per donare Amore ai popoli e non divisioni o negazioni.”

Appena il mese scorso il Tar dell’Emilia Romagna aveva annullato l’ok dato alle benedizioni pasquali a scuola concesso da un consiglio di istituto, accogliendo il ricorso di alcuni insegnanti che ritenevano vietato il principio di laicità. L’avvocatura dello Stato, che ha ricorso in Consiglio di Stato per conto del Ministero dell’Istruzione, ha, però, ottenuto una sospensione della sentenza, consentendo, di fatto, le benedizioni nella scuola, seppure fuori dall’orario scolastico. Benedizioni che, però, la dirigente scolastica ha deciso di annullare in attesa della nuova sentenza.

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