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Lasciò l’Italia e cambiò identità per evitare il carcere: arrestato dopo 10 anni stupratore a Torino

L’uomo era fuggito in Moldavia, suo paese d’origine, e successivamente era tornato in Italia con la sua famiglia. Adesso dovrà scontare una pena detentiva di cinque anni.
A cura di Matteo Pelliccia
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A Torino, un uomo è stato condannato per violenza sessuale dopo aver vissuto per ben dieci in latitanza. Di nazionalità moldava, era fuggito nel suo Paese originario, in Europa orientale, per cambiare identità e sfuggire alla giustizia: successivamente, però, è tornato in Italia con tutta la sua famiglia per svolgere il lavoro di manovale nel capoluogo piemontese. La sua condanna a cinque anni di carcere, emessa nel 2014 per violenza sessuale, doveva ancora essere espiata.

L'uomo si era reso irriconoscibile e aveva cambiato identità: i militari della Guardia di Finanza, però, durante un controllo, hanno notato delle anomalie nei suoi documenti e il suo atteggiamento nervoso ha sollevato sospetti. I baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego hanno effettuato accertamenti fotodattiloscopici che hanno rivelato la vera identità dell'uomo.

I finanzieri hanno quindi notificato il mandato di cattura e hanno condotto l'uomo al carcere Lorusso e Cutugno di Torino per iniziare a scontare la sua pena.

I "baschi verdi", fondamentali nell'operazione di cattura dell'uomo, sono un'unità operativa della Guardia di Finanza che svolgono attività di ordine e sicurezza pubblica in occasione di manifestazioni, cortei, sbarchi di immigrati clandestini, eventi sportivi e meeting internazionali, vigilanza ad obiettivi sensibili, attività antiterrorismo.

Nello specifico, tali compiti sono svolti in particolare presso gli aeroporti, servizi di protezione e scorta, per i quali conseguiranno la necessaria abilitazione di addetto ai servizi di protezione attraverso la frequenza di un ulteriore specifico corso.

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