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Lascia trattore acceso e sparisce nel nulla, dopo quattro anni Ruggiero trovato morto in un pozzo

Inizialmente si era ipotizzato un allontanamento volontario. A quattro anni dalla misteriosa sparizione nelle campagne del Foggiano, ora le autorità hanno stabilito che il corpo senza vita di Ruggiero Di Vincenzo era all’interno di un pozzo in una zona isolata e a chilometri di distanza. Si indaga per omicidio e occultamento di cadavere.
A cura di Antonio Palma
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Quando i familiari ne denunciarono la scomparsa, mentre era in campagna nel Foggiano, nel terreno agricolo dove si era recato venne ritrovato il suo trattore con le chiavi inserite e il quadro ancora acceso ma di lui nessuna traccia. A quattro anni dalla misteriosa sparizione, ora le autorità hanno stabilito che il corpo senza vita di Ruggiero Di Vincenzo era all’interno di un pozzo in una zona isolata e a chilometri di distanza.

La svolta è arrivata nelle scorse ore coi risultati degli esami del dna sul cadavere che hanno stabilito con certezza che quel corpo rinvenuto nei mesi scorsi nelle campagne di Cerignola, in provincia di Foggia, era del 52enne scomparso nell’estate di quattro anni fa.

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Il cadavere in avanzato stato di decomposizione era stato rinvenuto il 27 maggio scorso in fondo a un pozzo in località San Voto Cerina. Il corpo non era identificabile dai tratti ma si era subito sospettato che potesse trattarsi di una persona scomparsa in zona. Inizialmente si era fatto il nome di un 55enne scomparso nel 2014 dalla zona e ritenuto vittima di lupara bianca.

Le analisi del dna, però, lo hanno escluso ed è partita la comparazione con i dati delle persone risultate scomparse anche nelle zone limitrofe, fino alla svolta. Quel corpo irriconoscibile era quello di Ruggiero Di Vincenzo, un altro 52enne scomparso però il 12 luglio 2019 nelle campagne della vicina San Ferdinando di Puglia, a oltre dieci chilometri di distanza.

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Una scoperta tragica che purtroppo ha posto fine all’ipotesi che l’uomo si fosse allontanato volontariamente. Al momento della scomparsa le forze dell’ordine avviarono una ricerca in tutte le campagne della zona di San Ferdinando, anche con l’aiuto di cani delle unità cinofile, ma senza trovare nessuna taccia del cinquantacinquenne. Ora l’ipotesi prevalente è che l’uomo sia stato vittima di un assassinio e si indaga per omicidio e occultamento di cadavere.

Sono numerosi i punti oscuri ancora da chiarire ma visti gli elementi raccolti finora, si ipotizza che l’uomo sia stato prelevato mentre era sul suo trattore nei campi, dove venne rinvenuta anche una torcia e un pacchetto di sigarette, che sia stato ucciso e poi gettato nel pozzo ancorato al fondo. A scoprire il corpo sono stati i proprietari del terreno dopo aver riscontrato problemi nel pozzo. Si pensa che il cadavere sia affiorato perché l’azione dell’acqua potrebbe aver sgretolato la corda con cui sarebbe stato legato e ancorato sul fondo della cisterna.

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