L’Aquila, tutta la città al funerale del piccolo Tommaso: “Dolore più grande è la perdita di un figlio”
Si è tenuto alle 15.30 di oggi sabato 21 maggio il funerale del piccolo Tommaso D'Agostino, il bimbo morto a soli 4 anni nell'incidente che ha sconvolto l'asilo Primo Maggio di Pile, frazione de L'Aquila. Il bimbo infatti è deceduto nel pomeriggio di mercoledì 18 maggio dopo che un'auto ha sfondato la recinzione dell'asilo e ha travolto i piccoli che stavano giocando in cortile. In sei sono rimasti gravemente feriti. Tommaso è morto nel tragitto verso l'ospedale per le gravissime ferite riportate. Nel giorno di lutto indetto dal sindaco, la città si è stretta a mamma Alessia Angeloni e papà Patrizio D'Agostino nella Basilica di Collemaggio.
La cerimonia è stata celebrata dal cardinale Giuseppe Petrucchi. In tantissimi hanno salutato per l'ultima volta il bimbo di 4 anni nel piazzale fuori dalla Basilica. All'interno della chiesa, infatti, vi erano quasi duemila persone. La folla ha celebrato Tommaso con un lungo applauso e il lancio di alcuni palloncini colorati in cielo.
"La nostra gente – ha affermato durante l'omelia il cardinale Petrucci – conosce bene il dolore e oggi è stretta attorno a mamma Alessia e papà Patrizio. La città è tutta qui". Il cardinale si è poi rivolto a Tommaso, definendolo "il centro dei sentimenti della comunità abruzzese". "Il dolore più estremo e lacerante per un essere umano è assistere alla morte del proprio figlio" ha concluso.
La salma del bambino è stata restituita alla famiglia nella giornata di ieri, dopo l'esecuzione dell'autopsia per accertare le cause del decesso. Sono invece stabili, secondo le ultime notizie, le condizioni di salute degli altri piccoli rimasti feriti nell'incidente. Nel frattempo, la 38enne proprietaria dell'auto che ha travolto i minori è stata ascoltata dagli investigatori.
La donna, visibilmente provata dall'accaduto, ha riferito che l'auto potrebbe essersi mossa a causa di un errore umano. La marcia potrebbe infatti esser stata disinserita inavvertitamente. A lanciare l'allarme quando la vettura ha iniziato a prendere velocità, il figlio 12enne della donna. Il ragazzino si è poi lanciato fuori dall'auto in corsa. Per impedire la tragedia la 38enne ha provato a fermare la vettura con le mani senza però riuscirci.