Omicidio-suicidio a L’Aquila, medico uccide la moglie e i due figli e poi si toglie la vita
Strage a Tempera (L'Aquila), dove un medico, l'ex primario del reparto di urologia di Teramo Carlo Vicentini, in pensione da pochi mesi, ha ucciso la moglie e i due figli per poi togliersi la vita. I corpi sono stati rinvenuti nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 31 marzo. Sul posto la Polizia e il magistrato di turno.
Secondo quanto appreso da Fanpage.it, Carlo Vicentini, ex primario di urologia all'ospedale di Teramo, avrebbe ucciso la moglie 53enne, il figlio Massimo (43 anni), disabile e attaccato a un respiratore, e la figlia Alessandra di 36 anni, per poi togliersi la vita con una pistola legalmente detenuta. L'uomo avrebbe lasciato un biglietto di addio, forse scritto in stato confusionale. Si ipotizza che l'omicidio possa essere avvenuto già nella giornata di ieri, mercoledì 30 marzo.
Secondo le prime ipotesi sul caso, il medico soffriva di depressione, forse dovuta alla malattia del figlio maggiore.
L'ultimo contatto telefonico prima della strage
L'ultimo contatto telefonico con uno dei membri della famiglia risalirebbe alle 13.30 di ieri, giovedì 30 marzo. Dopo gli ultimi messaggi social, i parenti delle vittime avrebbero deciso di cercare la famiglia nella villetta, che è stata aperta con una copia delle chiavi. Gli inquirenti stanno ascoltando le testimonianze dei vicini di casa, che avrebbero riferito di non avere notizie delle 4 vittime ormai da qualche giorno.
Il cordoglio dell'ospedale
"Siamo devastati. È una tragedia inspiegabile, il professor Vicentini era andato in pensione circa un mese fa dopo aver lavorato nella nostra azienda nel reparto di urologia a gestione universitaria. Dopo il pensionamento il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha continuato con il lavoro impostato dal medico" ha fatto sapere il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia.