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L’appello della madre di Alex Marangon: “Parlate, non può finire così”. Il ragazzo aveva le costole rotte

Sabrina Bosser, la madre di Alex Marangon, il ragazzo trovato morto su un’isoletta del Piave, ha rivolto un appello ai presenti affinché chi sa si faccia avanti: “Hanno paura di parlare, ma non può finire così la faccenda”. Risentiti oggi 5 partecipanti all’evento.
A cura di Susanna Picone
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"Secondo me hanno paura, hanno paura di parlare. Però a questo punto io davvero faccio un appello: anche se hanno paura si mettano una mano sul cuore, che dicano qualcosa, affinché veramente venga fuori tutto e dicano qualcosa perché non può finire così la faccenda". A parlare, con un appello lanciato davanti alle telecamere del Tg1, è Sabrina Bosser, la madre di Alex Marangon, il 25enne scomparso la sera del 30 giugno e trovato morto 3 giorni dopo su un'isoletta del Piave.

La mamma di Alex si rivolge ai partecipanti del raduno nell'abbazia di Vigor durante il quale è morto il figlio. "Bisogna che che venga a galla tutto quanto – le parole della donna – per la giustizia e per Alex che non c'è più".

I familiari del ragazzo ritengono che qualcuno tra i venti partecipanti della festa sciamanica all'abbazia di Vidor, nella provincia di Treviso, sa com'è andata e sa che Marangon non è morto per una caduta accidentale ma dopo essere stato aggredito. È in questa direzione che si stanno muovendo le indagini dei carabinieri anche alla luce di quanto emerso dopo l’autopsia sul corpo del barman di Marcon.

Il 25enne Alex Marangon
Il 25enne Alex Marangon

Sono state trovate numerose costole rotte, fratture soprattutto sul lato sinistro del corpo e compatibili con dei colpi di bastone o, anche, di una pietra raccolta dal fiume. La possibile arma del delitto non è stata però ancora trovata: nei prossimi giorni i carabinieri torneranno laddove è stato trovato il corpo di Alex per un nuovo sopralluogo più approfondito.

Torneranno sia nell'Abbazia di Santa Bona dove si è tenuto il raduno, sia lungo tutto il tragitto del Piave fino a Ciano, dove è stato ritrovato il corpo del 25enne, un punto a quattro chilometri di distanza dal punto in cui era stato visto vivo l'ultima volta.

Intanto chi indaga sta anche riascoltando i presenti: cinque persone sono state convocate già oggi nella caserma dell'Arma e altre saranno richiamate nei prossimi giorni, una ventina di persone in tutto.

Per il momento i carabinieri hanno solo un quadro generale delle ultime ore di Marangon il quale intorno alle 3 di notte ha cominciato a correre verso l'esterno dell'abbazia, in direzione del bosco. Uno dei presenti l'ha seguito per raggiungerlo, ma poi l'avrebbe perso di vista e sarebbe rientrato poco dopo. A quel punto un gruppetto avrebbe deciso di andarlo a cercare. Non trovandolo hanno avvisato l'organizzatore dell'evento e il proprietario dell'Abbazia che ha chiamato i carabinieri.

Su un buco di 3 ore – da quando Alex si è allontanato dai compagni fino all’arrivo intorno alle 6 del mattino dei carabinieri – che gli inquirenti vogliono fare luce.

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