L’appello dei familiari della psicologa Vera Slepoj: “Era in salute, ci dicano come è morta”
"Vogliamo sapere com'è morta, perché era in perfetta salute. Ogni congettura che circola riguardo a motivi e cause non è plausibile". A dirlo è la famiglia di Vera Slepoj, la psicologa e scrittrice trovata morta in casa a Padova un mese dopo aver compiuto 70 anni. Nel comunicato ufficiale, i familiari della donna chiedono verità sul suo decesso. "L'autopsia – scrivono – è indispensabile per capire come è morta una donna che stava bene".
L'esame autoptico sul corpo della donna è stato disposto dal pm Andrea Girlando, titolare del fascicolo aperto con l'ipotesi di omicidio colposo. Per il momento non vi sono iscritti al registro degli indagati e l'esame, iniziato alle 14.30 di ieri mercoledì 26 giugno, è durato circa quattro ore. Per conoscere l'esito ci vorranno circa 3 mesi.
Slepoj, psicologa 70enne, psicoterapeuta, ideatrice e animatrice di progetti culturali, docente universitaria, assessora alla cultura della Provincia di Padova dal 1999 al 2004, è morta giovedì notte (il 20 giugno) nella sua casa in piazza del Santo a Padova. La donna era rientrata alle 23.30 da una cena del Lions Club dove aveva parlato di volontariato ed era stata riaccompagnata a casa dalla cara amica Ludovica Casellati, figlia della ministra Elisabetta Alberti Casellati.
Il mattino dopo, la collaboratrice domestica avrebbe trovato il suo corpo senza vita. Accanto a lei vi erano le sue cagnoline, Bubi e Nutti. La donna, stando a quanto ricostruito, era morta già da ore al momento del ritrovamento e aveva le gambe nere, fenomeno di ipostasi che si verifica dopo il decesso.
Slepoj ha sempre abitato a Padova e il 3 maggio aveva festeggiato i suoi 70 anni con gli amici più cari. Increduli i conoscenti e i parenti che la ricordano come una donna piena di energia e con un'ottima salute. Anche la sera della morte, stando alle testimonianze, la donna stava benissimo.
Dopo l'autopsia, per la 70enne sono stati fissati i funerali: si terranno domani, venerdì 28 alle ore 15.30 nella Basilica di sant'Antonio a Padova e saranno celebrati da padre Antonio Ramina, rettore della Basilica. Sono attese centinaia di persone da tutta Italia: la donna era infatti molto nota come professionista e come scrittrice.
Sarebbero state per ora smentite le indiscrezioni legate a possibili complicazioni di unmini intervento ambulatoriale al ginocchio al quale Slepoj si era sottoposta in una clinica del Veneziano il 20 maggio. Lunedì 17 giugno era poi tornata in clinica per un controllo che aveva dato buon esito.