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L’anziana fuggita dalla casa di riposo per vedere il mare: “Voglio vivere e morire dove mi pare”

Parla Bice, la signora di 81 anni che qualche settimana fa si è allontanata di nascosto dalla Rsa di Faenza che la ospita e che da sola ha preso un treno per andare nell’hotel di Igea Marina dove trascorreva le vacanze da giovane: “Voglio dimostrare che ce la faccio da sola”.
A cura di Susanna Picone
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La signora Bice intervenuta a La vita in diretta
La signora Bice intervenuta a La vita in diretta

Vuole la sua libertà, libertà di gestire i soldi della sua pensione, di avere una casa tutta per sé, di uscire e andare a passeggiare, pranzare quando vuole, incontrarsi con la sua amica. Insomma, vuole la libertà di "vivere e morire dove mi pare".

A parlare in televisione, alcuni giorni dopo che la sua storia ha fatto il giro del web, è la signora Bice, la donna di 81 anni "scappata" qualche settimana fa dalla Rsa che la ospita a Faenza e che da sola ha preso un treno ed è arrivata a Igea Marina, dove andava in vacanza da giovane.

Bice è intervenuta davanti alla telecamere di Rai e Mediaset per raccontare perché quel giorno ha deciso di allontanarsi senza dire niente a nessuno dalla casa di riposo per raggiungere Igea Marina e in particolare l’hotel Flora, albergo in cui aveva soggiornato molti anni prima con la sua famiglia.

Bice voleva tornare in quei luoghi dove era stata da ragazza e dimostrare che può farcela da sola: "Ho preso il mio carrellino, l’ascensore, la mia borsa, ho fatto il biglietto e ho preso il treno", ha raccontato l’anziana davanti alle telecamere de La vita in diretta.

Arrivata a Igea Marina, Bice ha bussato alla porta dell’hotel Flora e subito il proprietario, il signor Paolo, l’ha riconosciuta. "Paolo, Paolo, mi ha chiamato", ci ha raccontato il titolare dell’hotel ricordando l’incontro con la vecchia amica.

Il titolare dell'hotel Flora di Igea Marina
Il titolare dell'hotel Flora di Igea Marina

Lui le ha spiegato che però non poteva ospitarla perché la struttura era ancora chiusa ma che avrebbe potuto recarsi in un albergo vicino aperto tutto l’anno. Quindi, dopo aver chiacchierato un po’ con Paolo, Bice si è fermata nella chiesa di Igea Marina: "Ho pensato che il parroco potesse saperne di più di Paolo degli alberghi aperti", ha raccontato la signora.

Ma a quel punto, don Mark ha chiamato le forze dell’ordine, che poi hanno convinto la signora a salire sull’ambulanza per andare in ospedale a controllare il suo stato di salute. Il giorno dopo l'anziana è stata riaccompagnata nella Rsa di Faenza.

Ma Bice è irremovibile, non vuole stare in nessuna struttura: "L’unico mio intento è dimostrare che io ce la faccio da sola". Vuole tornare alla vita di prima, fare delle sue giornate quello che desidera. Per questo ha "pianificato" la sua fuga, per dimostrare a tutti che può farcela: "Ho nostalgia di poter abitare per conto mio, in libertà, di poter gestire la mia pensione", dice ancora alla giornalista della Rai.

Bice in collegamento con Pomeriggio Cinque
Bice in collegamento con Pomeriggio Cinque

"Ho pensato che dovevo dimostrare di poter conquistare la mia libertà", ha detto ancora la stessa Bice intervenuta anche a Pomeriggio Cinque per raccontare la sua storia, spiegando anche di essersi sentita "tradita" dal parroco e dai carabinieri che poi l’hanno portata in ospedale. "Ma io li ho perdonati perché ho altro a cui pensare, devo pensare alla mia libertà".

E in trasmissione è arrivato anche l’invito del signor Paolo, che ha detto all’anziana di trascorrere le vacanze all’hotel Flora: "Lo ringrazio – ha risposto lei – ma le ferie non sono il mio primo pensiero ora, devo prima essere libera dall’amministratrice di sostegno e dalle assistenti sociali".

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