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L’annuncio dell’Istituto superiore di sanità: “Su vaccini contro Coronavirus c’è un’accelerazione”

Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, non nega un po’ di ottimismo sui tempi per la realizzazione dei vaccini contro il Coronavirus: “C’è un’accelerazione dei tempi”, afferma in conferenza stampa, soffermandosi anche sulla sperimentazione di Pomezia, con un vaccino considerato un “candidato promettente”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Già negli scorsi giorni sono arrivate, da più parti, notizie incoraggianti sui tempi di realizzazione dei vaccini contro il Coronavirus. Anche il comitato tecnico-scientifico ha parlato della possibilità di realizzare un vaccino in “tempi record”. E un’altra conferma arriva oggi da Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, che durante la quotidiana conferenza stampa in cui viene fornito il bollettino dei nuovi contagi in Italia parla di una “accelerazione". “Sui vaccini c’è un’accelerazione dei tempi”, assicura Rezza rispondendo a una domanda.

Rezza: a Pomezia candidato promettente

Il direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Iss si sofferma, in particolare, sul vaccino “in sperimentazione a Pomezia, che utilizza una piattaforma già usata per Ebola: il vantaggio sarebbe di non avere un vaccino particolarmente innovativo, ma che già è stato usato”. In particolare, il vantaggio secondo Rezza è quello che si potrebbe comprimere le fase di sperimentazione, magari unendo “la fase uno e la fase due”. E proprio per questo motivo questo vaccino su cui si stanno effettuando le sperimentazioni a Pomezia viene considerato un “candidato promettente”.

Il vaccino studiato a Pomezia

Rezza spiega che si tratta di un vaccino “vettoriale, cioè ha un vettore che non replica nell’uomo, è scimmia, che esprime la proteina di superficie del coronavirus, che è prodotto da Oxford. Quindi è un vaccino che usa una piattaforma già usata per ebola. Il vantaggio sarebbe di poter accelerare ulteriormente i tempi magari comprimendo le fasi”. Solo poco prima l’Oms, attraverso il suo direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus aveva ribadito che il rischio di un ritorno del virus è realmente esistente e proprio per questo “solo un vaccino sicuro ed efficace potrà interrompere definitivamente la trasmissione”.

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