Landini: “Fiat non vuole applicare la sentenza della Consulta”
Il segretario generale dei metalmeccanici Cgil, Maurizio Landini, ha fatto sapere, dopo la riunione nella sede della Fiat, che l’incontro tra la Fiom e il Lingotto è andato male. Questo perché la Fiat “non intende applicare la sentenza della Corte costituzionale” che impone la partecipazione del sindacato ai tavoli di trattativa. Il Lingotto ha riproposto come condizione – così Landini – che la Fiom riconosca l’accordo che non ha firmato. Il leader del sindacato ha sottolineato che è assurdo il fatto che dovrebbero riconoscere un accordo che li ha esclusi per poter avere i diritti sanciti dalla Corte costituzionale. Si tratta – ha fatto sapere – di “un’offesa alla nostra Costituzione”.
Fiat non è disponibile a un nuovo incontro – Landini ha parlato di “un fatto molto negativo” e ha affermato anche che nulla gli è stato detto “sulle prospettive e gli investimenti”. La Fiat, inoltre, non sarebbe disponibile a fissare un nuovo incontro. Landini, parlando con i giornalisti, ha comunque spiegato di non avere alcuna intenzione di rinunciare a ciò che la Consulta ha dichiarato e cioè che un sindacato rappresentativo ha il diritto di esistere, di essere presente e di poter svolgere la propria attività nei luoghi di lavoro. Ora c’è bisogno – ha detto ancora – “di un intervento del governo che spinga l’azienda a far applicare la sentenza: non è un problema di Fiom, ma di democrazia”.
Pronta la risposta dell'azienda torinese. "Come spesso gli succede, il segretario della Fiom, Maurizio Landini, strumentalizza a suo piacimento quanto è stato detto nel corso dell’incontro tra l’azienda e la sua organizzazione sindacale" ha affermato un portavoce della casa automobilistica torinese, aggiungendo "La Fiat nella riunione di oggi ha chiaramente detto che rispetterà la sentenza della Corte Costituzionale la cui applicazione non può che essere di competenza dei giudici di merito, non certamente di Landini”. “Le dichiarazioni del segretario della Fiom di oggi sono la testimonianza che è impossibile tenere rapporti normali con la sua organizzazione che peraltro non tiene alcun conto della posizione degli altri sindacati che rappresentano la maggioranza dei lavoratori della Fiat” ha conclusoil portavoce dell’azienda.