Lampedusa: sempre più allarmante l’emergenza immigrazione
Dopo le aperte contestazioni contro Le Pen e Borghezio di qualche giorno fa, dopo le manifestazioni di protesta per bloccare l'approdo dei migranti, la situazione a Lampedusa continua ad essere delicatissima: il collasso è ormai imminente e l'emergenza sbarchi non riesce ad essere arginata, anzi le possibilità che i nuovi sviluppi della situazione libica peggiorino ulteriormente la situazione dell'isola siciliana sono davvero molto alte.
Durante questa notte, infatti, cinque diversi sbarchi sull'isola di Lampedusa, hanno portato sull'isola 450 clandestini mentre sulle coste Catanesi sono giunti due barconi con 117 migranti a bordo: il primo, con una cinquantina di persone si era incagliato sugli scogli mentre il secondo è stato intercettato sugli scogli al largo di Catania e fatto entrare, scortato dalla Capitaneria di porto.
Complessivamente, le ultime 24 ore hanno visto lo sbarco complessivo di 1470 immigrati: un totale, solo a Lampedusa dove la popolazione residente è di 5000 abitanti, di 4789 rifugiati. E i cittadini continuano a sentirsi sempre più abbandonati e, naturalmente, sempre più incapaci a gestire una situazione di emergenza gravissima quale è quella in cui si trovano. Il parroco dell'isola, don Stefano Nastasi, ha lanciato l'ennesimo appello esortando le istituzioni a collaborare concretamente per rispondere ai bisogni dei lampedusani in questo drammatico frangente.
Nel frattempo, a Catania, i magistrati stanno indagando sulla provenienza degli uomini giunti nottetempo che si sono dichiarati libici: non è escluso, infatti, che possa trattarsi di cittadini egiziani decidere a sfruttare la situazione libica per ottenere rapidamente lo status di rifugiati politici. I soccorsi, comunque, a questi uomini giunti per lo più in stati di salute preoccupanti, dopo cinque giorni in mare, sono stati immediatamente attivati. Nell'attesa, si cerca di fare il possibile, mentre il Governo sembra non avere ancora ben chiaro cosa fare: le modalità con cui da Roma si deciderà di intervenire sulla situazione, tuttavia, restano di primaria importanza, anche per la situazione politica interna al Parlamento. Nel frattempo, quasi 5000 uomini, attendono in un limbo di cui non possiamo sapere come e quando sarà la fine.