Lampedusa: migliaia di immigrati, centro di accoglienza sovraffollato
Drammatica la situazione a Lampedusa, dopo i numerosi sbarchi di clandestini provenienti dal nord Africa a causa della rivolta in Tunisia e la rivoluzione in Egitto. Il molo commerciale dell'isola siciliana è pienissimo. L'ultimo arrivo è quello di 129 tunisini, salvati dalle motovedette della guardia di finanza in alto mare. Ma gli abitanti di Lampedusa non ne possono più di queste migliaia di immigrati che affollano lo scoglio di mare a metà strada tra l'Italia e l'Africa. Minacce, scontri verbali e tensioni diventano sempre più frequenti tra pescatori e stranieri. I negozi sono ormai senza merce, alcuni clandestini fuggono dal Centro di accoglienza temporanea ormai intasato da oltre 3 mila ospiti. La ex-caserma, infatti, è stata progettata per dare riparo a soltanto 850 immigrati.
Alcuni cittadini esasperati cominciano a invocare l'indipendenza per Lampedusa: “Vogliamo amministrarci da soli visto che tutti ci lasciano soli” e minacce “Qua scorrerà sangue fino all’Oceano Indiano”. Ma gli sbarchi continuano senza sosta col miglioramento delle condizioni meteo. Sotto accusa anche i giornalisti, che sarebbero rei di rappresentare Lampedusa come invasa da immigrati, sfavorendo il turismo. Così qualche pescatore afferma: “Si arricchiscono tutti sulle spalle dei lampedusani… Noi siamo preoccupati da noi stessi perché quando esplode la rabbia di un popolo la reazione non è pacata, controllata, intelligente… Se soli ci lasciano, meglio l’indipendenza, come Malta. Ma dovete uscire fuori tutti dai c…”.
Oggi sono previsti soltanto quattro voli per allocare altrove 240 immigrati. Troppo pochi per sfollare il centro. Da febbraio, sono arrivati 11 mila tunisini in Italia e tutti i centri di accoglienza italiani sono saturi. Spesso questi profughi cercano di oltrepassare la frontiera per giungere in Germania e Francia, ma la reazione dura dei due paesi mettere a rischio i patti di Schengen.