Lampedusa al collasso: i cittadini si ribellano e bloccano lo sbarco di migranti
I cittadini di Lampedusa sono in rivolta. Dopo i molteplici sbarchi di immigrati degli ultimi giorni, nel pomeriggio un centinaio di residenti hanno protestato presso i moli dell'isola in provincia di Agrigento, ostacolando l'attracco di un barcone colmo di nordafricani, soccorsi a largo dell'Isola. La motovedetta è così stata fatta deviare verso il molo Favaloro, ma anche in questo caso un gruppo di cittadini, dopo aver buttato giù un inferriata, ha impedito che avvenisse lo sbarco. L'unità della Guardia costiera, impossibilitata a far arrivare a terra i 116 immigrati, è ferma al momento in mezzo al porto. Numerosi gli insulti e gli inviti ad andare "via" nei confronti dell'imbarcazione.
Già nella mattinata alcuni lampedusani avevano occupato l'area marina protetta gestita da Legambiente per bloccare l'alloggiamento di alcuni extracomunitari. Su tutta l'isola sono stati predisposti dei punti di guardia per vigilare e segnalare possibili nuovi attracchi.
E' solo l'ultima di una serie di proteste e manifestazioni (contestati nei giorni scorsi anche Le Pen e Borghezio) da parte degli abitanti dell'isola delle Pelagie ormai "esasperati," come si legge anche in una nota diffusa dal Comune: "Lampedusa è al collasso. Centinaia di tunisini sono ormai in giro per l'isola. Gli isolani sono esasperati e c'è il rischio concreto di disordini seri. La richiesta di costruire una tendopoli si è rivelata impossibile sia per l'opposizione degli stessi isolani che per l'impossibilità tecnica di fornire tutti i servizi a più di 3.000 persone in un'isola fornita di un centro accoglienza con capienza inferiore a 800 persone". Intanto questa mattina sono arrivati due imbarcazioni e altre sette sono state segnalate nel Canale di Sicilia.
Il sindaco Dino De Rubeis si dice disponibile ad accogliere coloro che sbarcano sull'isola ma non coloro che vengono recuperati al largo "i quali, sarebbe corretto, che raggiungessero la Sicilia senza passare da Lampedusa". Anche l’arcivescovo di Agrigento ha detto la sua, chiedendo la salvaguardia della dignità individuale e dei diritti, siano questi extracomunitari o siciliani. Monsignor Francesco Montenegro domani terrà un incontro con la comunità ecclesiale di Lampedusa.