L’amica di Antonella, uccisa dal marito ad Altavilla: “Preoccupata che avrebbe rivisto i due coniugi”
Antonella Salamone, torturata e uccisa insieme ai figli Kevin ed Emmanuel dal marito Giovanni Barreca ad Altavilla Milicia era "preoccupata per l'arrivo di Massimo Carandente e Sabrina Fina".
È quanto ha rivelato oggi Piera, la migliore amica della vittima, ai microfoni de La Vita in Diretta, il programma di Rai 1 condotto da Alberto Matano. La donna ha parlato a lungo dei due coniugi palermitani, presunti complici di Barreca nella strage di Altavilla.
"Era preoccupata perché li avrebbe rivisti per la seconda volta", ha aggiunto Piera, che ha continuato: "Antonella mi aveva chiesto di esserci, nel caso potevo anche dormire lì da loro perché il mio compagno era partito e sarebbe rientrato il 6 febbraio, quindi io sarei stata sola qui ad Altavilla", ma "all'ultimo momento ho avuto un compleanno".
Piera ha raccontato che Antonella non si sentiva sicura con queste persone in casa: "Mi chiedeva un consiglio su questa coppia, diceva che le mettevano contro il marito e i figli". In particolare, non era tranquilla per la figlia più grande, la 17enne unica sopravvissuta alla strage e indagata insieme al padre e ai coniugi.
"Non andava tanto d'accordo con i genitori di Antonella, con i nonni materni. Antonella mi aveva chiesto di cercare una casa vacanza per i suoi genitori che dovevano venire in prossimità dell'estate, mi venne spontaneo chiederle perché non li ospitassero loro e lei mi rispose che la ragazza non vede di buon occhio i nonni, non li vuole neanche per festeggiare i suoi 18 anni", ha precisato.
Rispetto alla presenza di demoni in casa, motivo che avrebbe spinto Giovanni Barreca a effettuare gli esorcismi, "Antonella non me ne parlava assolutamente", ma "mi parlava delle problematiche che c'erano in famiglia, di quelle economiche", del marito "che non era tanto espansivo e che non faceva una vita sociale, quella che invece avrebbe voluto fare lei", ha concluso Piera.