video suggerito
video suggerito
Omicidio Sara Campanella

L’amica del cuore di Sara Campanella: “Era entusiasta della laurea, voleva tornare a Palermo per curare tumori”

L’amica del cuore di Sara Campanella ha ricordato in un’intervista a Fanpage.it la studentessa di 22 anni uccisa dal compagno di università, Stefano Argentino, a Messina. La ragazza era tormentata dal collega universitario da due anni. “Era una persona luminosa, cercava di mettere tutti a loro agio. Argentino? Non me ne aveva mai parlato, mi diceva che all’Università si conoscevano tutti”.
A cura di Gabriella Mazzeo
1.493 CONDIVISIONI
Sara Campanella e l'amica del cuore Mariagrazia
Sara Campanella e l'amica del cuore Mariagrazia
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Si sono tenute lunedì 7 aprile, le esequie di Sara Campanella, la studentessa 22enne uccisa a coltellate a Messina da Stefano Argentino, un compagno di università che la perseguitava da due anni. Sara riceverà la laurea alla memoria presso l'Università di Messina e da poco aveva chiesto la tesi in sperimentale in Oncologia presso la facoltà di Tecniche di Laboratorio Biomedico. "Era il suo sogno, stava facendo il conto alla rovescia per la laurea. Voleva tornare a Palermo e iniziare a lavorare qui per stare più vicina alla famiglia e agli amici" ha raccontato in un'intervista a Fanpage.it l'amica del cuore Mariagrazia.

Il sogno della 22enne era quella di specializzarsi nell'ambito della cura dei tumori e aveva accolto l'esito favorevole dei test all'Università di Messina con grande gioia. "Amava quello che faceva, era molto appassionata. Sara era il sole, nei momenti bui cercava il buono delle cose e riusciva a fartelo vedere. Era studiosa, intelligente e straordinariamente bella".

Come hai conosciuto Sara?

All'università di Palermo, all'epoca lei studiava con me Scienze Motorie. Non conoscevamo nessuno e non ci eravamo mai incontrate prima ma ci siamo guardate ed è scattato qualcosa. Abbiamo legato subito. Abbiamo vissuto la stessa vita in luoghi diversi fino al giorno del nostro incontro. Lei poi si è trasferita a Messina per studiare ma siamo rimaste sempre profondamente legate.

La prima volta che abbiamo parlato fu lei ad avvicinarsi a me e a presentarsi. È stato facile condividere le nostre vite, avevamo tante cose in comune. Abbiamo passato ogni giorno insieme fino a quando lei non si è trasferita a Messina per studiare. Ci siamo tenute sempre in contatto, facevamo tanti sacrifici per vederci e i nostri genitori ci aiutavano a incontrarci e passare del tempo insieme. Passavamo settimane intere l'una a casa dell'altra, ormai condividevamo le famiglie.

Immagine

Che ricordo hai di lei? Che ragazza era?

Per me è il sole, lo è ancora adesso. Ce lo dicevamo a vicenda, ma era lei ad illuminare tutto. Avevamo in comune perfino il gruppo sanguigno 0 negativo. Ogni volta che la guardavo sorridevo, non c'era altro modo di reagire alla sua presenza. Nei momenti bui riusciva a trovare il buono, sempre, ti dava il motivo per rialzarti e lottare. Era buona, altruista e molto affettuosa. Mi ha dato l'amore che altre persone non sono riuscite a darmi in molto più tempo. Si prendeva cura delle persone che aveva accanto, cercava di fare tutto il possibile e anche di più per "salvarti dal male". Era studiosa, intelligente e bellissima, emanava una luce splendida ed entrava nel cuore di tutti.

Sara riceverà la laurea alla memoria, aveva chiesto una tesi sperimentale. Che progetti aveva per il futuro? 

Voleva tornare a Palermo dopo la laurea per stare più vicina agli amici e alla famiglia. Attendeva la laurea più di qualunque altra cosa, faceva il conto alla rovescia. Voleva specializzarsi con una tesi sperimentale in oncologia.

Sara Campanella, 22 anni.
Sara Campanella, 22 anni.

Da poco aveva iniziato una relazione con un ragazzo, a te ne aveva parlato?

Mi aveva raccontato di lui, erano molto felici insieme. Lui la trattava bene e lei aveva un'idea dell'amore estremamente pulita e bella. Sapeva che era importante mettere il bene e la libertà dell'altro davanti a tutto. Voleva costruirsi una famiglia e avere un lavoro stabile. Quando mi parlava del suo fidanzato, mi diceva che aveva trovato la sua persona, mi raccontava di quanto la coccolasse e la accudisse. Stavano molto bene insieme.

Si è mai confidata su quello che succedeva con Stefano Argentino, il ragazzo che la perseguitava da due anni? 

Purtroppo non mi ha mai raccontato nulla di questo individuo. Sapevo che nella loro classe erano in pochi, circa una ventina di persone. Mi diceva che si conoscevano tutti ma di Argentino non mi ha mai parlato né mi ha detto i problemi che stava vivendo da così tanto tempo. Lei era troppo buona, cercava di mettere a suo agio tutti e aveva lo spirito dell'inclusione. Probabilmente non ha visto un pericolo in questa persona. Mi sono chiesta cosa sia successo: avrà pensato che fosse emarginato? Voleva aiutarlo? Non lo so, ma so che lei era gentile di indole con tutti.

1.493 CONDIVISIONI
41 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views