Ladri rubano urna con ceneri del figlio morto. L’appello della mamma: “Tenetevi tutto ma ridatemi Patrizio”
Ieri mattina, lunedì 29 luglio, dei malviventi si sono introdotti all'interno dell'appartamento di Ave Cardinali a Pesaro. Hanno portato via tutto, anche l'urna con le ceneri del figlio Patrizio. La donna ovviamente è disperata e per questo ha deciso di lanciare un appello ai ladri attraverso le pagine de Il Resto del Carlino:
Mi appello al buon cuore dei ladri: me le ridiano. Ho vissuto per mio figlio, le sue polveri sono ciò che di lui mi resta. Del resto non mi importa", dice sconsolata.
A fare la spiacevole scoperta è stata una vicina di casa, che si è accorta la porta dell'appartamento semiaperta. Sono stati chiamati i carabinieri: il portone era stato forzato, all'interno cassetti aperti e svuotati e il resto della casa sottosopra.
Se cercavano cose di valore – spiega ancora la signora Cardinali – non le hanno trovate perché non le tengo in casa, ma certamente hanno sbagliato nel prendere l'urna con le ceneri di mio figlio Patrizio. Essendo un bell’oggetto forse hanno pensato che fosse di valore? Non capisco".
Patrizio è morto a 52 anni a seguito di grave malattia degenerativa, che lo ha costretto a una vita in sedia a rotelle. Mamma Ava, dipendente dell'Archivio di Stato, ha trascorso praticamente tutta la sua esistenza con un'unica priorità: accudire il figlio malato.
Mio figlio – racconta – aveva perso, lentamente l'uso della parola, tanto che si faceva capire a gesti. Era arrivato a non poter leggere bene, nonostante non ha mai smesso di informarsi. Amava soprattutto seguire le partite della Vis e della Vuelle. Certo con l’aggravarsi della sua fragilità non potevamo più portarlo di persona allo stadio, ma attraverso la televisione non perdeva una partita.
E quindi lancia una supplica direttamente agli autori del furto: "Reputo questo scherzo del destino veramente brutto. Mi rivolgo ai ladri: ridatemi l'urna cineraria con ciò che resta di Patrizio. Potreste lasciarla nell'androne del condominio: non avreste alcuna ripercussione. Ci vuole rispetto. Da voi non mi aspetto altro che un gesto di semplice umanità", conclude Ava.