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L’accordo tra il comune di Realmonte e l’ex proprietario: la Scala dei Turchi sarà un bene pubblico

Ferdinando Sciabarrà, ex proprietario della scogliera in base a una sentenza del 2021, ha ceduto gratuitamente la sua parte al comune di Realmonte, comune del libero consorzio comunale di Agrigento.
A cura di Matteo Pelliccia
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La Scala dei Turchi diventerà un bene pubblico. Al termine di una diatriba durata anni, Ferdinando Sciabarrà, che in base a una sentenza del 2021 era proprietario di una porzione della Scala dei Turchi, ha ceduto gratuitamente la sua parte al comune di Realmonte, comune del libero consorzio comunale di Agrigento.

La cittadina, che si autodefinisce come il luogo de La Scala dei Turchi, è molto nota proprio per la presenza della scogliera di roccia bianca, tra i più noti e fotografati siti turistici della Sicilia.

La Scala dei Turchi è visitata ogni anno da migliaia di turisti: si tratta di una scogliera di marna, una roccia sedimentaria argillosa e calcarea di colore bianco tipica del luogo.

I pirati saraceni nel XVI secolo la usavano come porto per attraccare in Sicilia: il nome del sito deriva proprio dal fatto che la popolazione locale ha impropriamente chiamato turchi tali pirati. La Scala dei Turchi, inoltre, deve la sua forma di una scalinata, a causa dei pochi venti che battono il sito.

Negli ultimi anni il sito aveva subito numerosi episodi di maltrattamenti, venendo imbrattata con una sostanza rossa poi rimossa. Destò poi scalpore, nel febbraio del 2020, quando la procura della Repubblica di Agrigento sequestrò la parete rocciosa per rischio di crolli: una decisione che comunque non fermò il flusso ininterrotto di turisti.

Già dal 2021, Sciabarrà, ex funzionario della Corte dei Conti di Agrigento, aveva detto di "essere disposto a cedere la porzione di Scala dei Turchi in cambio dell'impegno delle istituzioni a creare una riserva naturale".

L'uomo, che per anni ha comunque rivendicato la proprietà della Scala dei Turchi in base a documenti catastali dell'Ottocento, era stato indagato dagli inquirenti per occupazione di suolo pubblico, venendo inflitto di una multa pari a 13600 euro.

Il gesto di Sciabarrà è stato definito "un atto di generosità", da istituzioni e associazioni ambientaliste locali. Già nei mesi precedenti, comunque, la sindaca del comune di Realmonte, Santina Lattuca, aveva manifestato la volontà di lasciare al Parco archeologico della Valle dei templi la gestione della Scala dei Turchi, posto peraltro nella vicinanze proprio della scogliera.

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