“La violenza sessuale come arma di guerra è un crimine vergognoso”, lo dice Papa Francesco
"La violenza sessuale utilizzata come arma di guerra è purtroppo una realtà diffusa. Bisogna denunciare questo crimine vergognoso e non stancarsi mai di dire no alla guerra, no alla violenza". Lo dice Papa Francesco su twitter nella Giornata Internazionale Contro la Violenza Sessuale nei Conflitti Armati che si celebra oggi.
Ai sopravvissuti alle violenze sessuali nei conflitti, a ogni bambino e adulto ferito, dico: mentre i violenti vi trattano come oggetti, il Signore vede la vostra dignità e vi ripete: ‘Tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e ti amo‘" aggiunge il Pontefice.
Questa data, il 19 giugno, coincide con l’adozione della ‘Risoluzione 1820' del 2008 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che ha riconosciuto lo stupro come una strategia di guerra e come minaccia alla pace e alla sicurezza mondiali.
Nella Risoluzione, si riconosce che le violenze e ogni tipo di abuso sessuale possono costituire crimini di guerra e crimini contro l’umanità e si chiede l’immediata e completa cessazione di atti di violenza sessuale contro i civili, da parte di tutti gli attori coinvolti in un conflitto armato.
Non è la prima volta che il Papa condanna le violenze sessuali. A marzo è intervenuto concretamente sulla questione degli abusi sessuali nella Chiesa promulgano le procedure per prevenire e contrastare questo fenomeno attraverso la pubblicazione della la nuova versione del motu proprio "Vos estis lux mundi", che entra in vigore il 30 aprile e abroga la precedente del maggio 2019 e conferma la volontà di proseguire nella lotta a questi crimini.