La verità di Domnica: “Senza l’impatto della Concordia sarei finita a letto con Schettino”
Il gossip era nell'aria già dai primi minuti in cui l'Italia e il mondo intero conoscevano la faccia di Domnica Cemortan. Che tra la bionda 24enne moldava e il comandante Francesco Schettino ci fosse del tenero lo avevano davvero capito tutti. Ma ora quelle che erano voci si sono trasformate in qualcosa di assai più concreto, almeno a leggere l'intervista che Domnica ha rilasciato al britannico Daily Mail:
«La sera dell’incidente del Concordia baciai Schettino e penso che se non ci fosse stato l'impatto saremmo finiti a letto». Queste le parole della donna che ha ricordato i momenti passati col Capitano, prima dello schianto della nave da crociera contro gli scogli all'ombra del Giglio. Domnica ha ammesso al tabloid britannico che la sera del 13 gennaio si trovava sul ponte con Schettino «per vedere il panorama dell'isola» cui il Concordia si avvicinava per effettuare l'ormai famigerato "inchino". Prende dunque quota l'ipotesi che il Capitano volesse in qualche modo colpire la giovane moldava, con quella manovra ardita. «Siamo rimasti sul ponte per una decina di minuti», ricorda ancora la donna.
«Potevo vedere distintamente le luci dell'isola. Pensavo che fosse normale passarci così vicino. L'incidente avvenne dopo circa 15 secondi. All'improvviso. Non abbiamo sentito alcun rumore della collisione, perché eravamo a prua e lo scoglio fu colpito a poppa. Ma le sirene cominciarono subito a suonare. Il capitano diede ordini a una dozzina di ufficiali, in italiano, in termini marinari che non capivo bene. Sembrava nel pieno controllo delle sue funzioni, ma c'erano urla e agitazione intorno a noi»
«Ero molto attratta da Schettino – ha aggiunto Domnica, ammettendo di essersi presa una bella cotta «perché era bello e affascinante. Una volta mi disse che io ero sia bella sia intelligente. Quale donna non vorrebbe sentirsi dire queste parole?». La 24enne ha poi affermato che il suo bagaglio era nella cabina di Schettino, pur trattandosi di una sistemazione temporanea. Domnica era infatti sul Concordia con un biglietto scontato, per il quale non le era stata assegnata una cabina.
Va ricordata che la moldava aveva lavorato sulla nave per tre settimane, come traduttrice per i passeggeri russi. In quell'occasione aveva fatto la conoscenza di Francesco Schettino. Dopo quell'esperienza, un mese prima dei tragici fatti del 13 gennaio, la Cemortan era tornata sulla nave, ma come semplice passeggera. «Su di me è stata scritta tanta spazzatura e devo difendere la mia reputazione. Mi trattano come una specie di femme fatale, ma io non vado a letto con tutti», si difende poi la ragazza.
«Sono molto dispiaciuta – conclude Domnica -che siano morte tante persone (33, per la precisione). Fu un tragico incidente e la gente sta cercando qualcuno a cui dare la colpa. Forse ci fu un errore umano, forse il capitano è stato in qualche modo responsabile, io non lo so».