La vera storia degli aumenti a sorpresa delle bollette della luce e del gas
In queste ore sta circolando via Whatsapp un avviso che recita così: "Buonasera mi è appena arrivato questo Sms su WhatsApp: fate girare! Nelle bolletta-luce dal prossimo aprile, ci saranno veramente dalle 30 alle 35 euro in più (fonte Altroconsumo Associazione Consumatori) per coprire i milioni di euro accumulati dai morosi (gente che non paga) Non dobbiamo pagare in attesa di decisioni del Tar…Io non le pago (ho già tolto la domiciliazione bancaria e pagherò la somma che mi spetta con un bollettino postale scritto a mano con l’importo decurtato della cifra che non mi spetta come da contratto) Ma funzionerà solo se lo faremo in tanti. Mi sembra il caso di collaborare con chi sta organizzato questa civile e giusta protesta… Che ne dici?".
Il messaggio è chiaro: ci saranno aumenti inaspettati nella bolletta della luce. Ma è davvero così? L'Enel ha subito smentito la notizia con una nota, spiegando che il provvedimento
"è esclusivamente finalizzato a reintegrare gli oneri di sistema a seguito del mancato versamento da parte di alcune imprese venditrici e non di altri clienti morosi. Il relativo impatto sulle bollette dei consumatori finali non è ancora stato quantificato da Arera, ma in ogni caso l’Autorità ha precisato che sarà molto contenuto (all’incirca il 2% degli oneri di sistema, e non certo 35 euro)".
A chiarire ulteriormente è l'associazione Altroconsumo. Tutto partirebbe da una delibera dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), dello scorso 1 febbraio, che sostanzialmente riguarda le relazioni tra fornitori, cioè le aziende con cui stipuliamo i contratti, e distributori, cioè coloro che trasportano l'energia nelle abitazioni, e tra distributori e Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) e Gestore dei Sevizi Energetici (GSE), per quanto concerne il pagamento degli oneri di sistema, che comprendono anche la quota che ogni consumatore paga per le energie rinnovabili, la messa in sicurezza del nucleare, promozione dell’efficienza energetica, agevolazioni per la rete ferroviaria, sostegno alla ricerca. Ma cosa succede se un cliente non paga la bolletta? In pratica a cascata il "buco" che si crea ricade non solo sui fornitori, ma anche sui distributori, che hanno già anticipato gli oneri di sistema alla CSEA e al GSE, e che però spetterebbero al cliente. "La delibera mette in piedi un meccanismo per restituire ai distributori una quota degli oneri che hanno già versato, ma che non potranno mai più incassare dai fornitori diventati insolventi perché in sofferenza economica (magari dovuta a vari motivi, tra cui la morosità dei loro clienti finali)", ha spiegato Altroconsumo. Non si fa riferimento quindi ai crediti generati dalla morosità dei clienti finali.
Il caso degli aumenti tariffari
I consumatori possono stare tranquilli quindi? Non proprio. Come ha spiegato infatti Milena Gabanelli nel suo Dataroom sul sito del Corriere della Sera, in realtà un aumento in bolletta ci sarà, soprattutto per chi, paradossalmente, consuma meno energia. L'Arera infatti ha annunciato a dicembre un aumento del 5,3% per le forniture elettriche e del 5% per il gas, per un totale di 80 euro in più a famiglia in un anno. La maggiorazione, come è spiegato nel video della Gabanelli, è innanzi tutto la conseguenza di un decreto di dicembre, che ha stabilito uno sconto per le grandi imprese che consumano molta energia, per renderle più competitive e incentivare l'utilizzo dell'elettrico al posto del fossile. Si tratta di 2800 aziende che pagheranno1,7 miliardi in meno. L'aumento dipende poi da un incentivo previsto per le energie rinnovabili. Ma da gennaio 2019 gli aumenti interesseranno soprattutto coloro che consumano meno: entreranno in vigore le nuove tariffe progressive, che saranno le stesse per chi consuma poco e per chi spreca l'energia, con aumenti in bolletta del 46%.
A dirlo è la delibera 867/2017/R/EEL del 14 dicembre dell'Arera: "L’attuazione del terzo step della riforma tariffaria per i clienti domestici del settore energetico comporterà inevitabili aumenti di spesa annua per larghe fasce della popolazione".