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La vedova di Alfio Torrisi: “Il corpo di mio marito senza organi interni, voglio la verità”

La Procura di Catania, su denuncia dei familiari, ha aperto un’inchiesta e disposto un’autopsia sulla morte di Torrisi. Non è stato però possibile eseguire l’esame perché il corpo era stato svuotato dagli organi interni e riempito di segatura di legno e giornali.
A cura di Davide Falcioni
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"Da quando mio marito è morto non abbiamo avuto pace e noi vogliamo sapere cosa è successo, vogliamo la verità. Siamo rimasti sconvolti dal sapere che non aveva gli organi interni", ha dichiarato Giusi Cundari, la vedova di Alfio Torrisi, 54 anni di Giarre, morto nell'ottobre del 2023 al Rand memorial hospital di Freeport, nelle Bahamas, dove era stato ricoverato dopo un malore sulla nave ‘Paradise' della Carnival cruises line, dove era al lavoro per conto della Techni teak di Riposto, (Catania).

La Procura di Catania, su denuncia dei familiari, ha aperto un'inchiesta e disposto un'autopsia che non è stata però possibile eseguire perché il corpo era stato svuotato dagli organi interni e riempito di segatura di legno e giornali. "Il fatto più tragico – sottolina la vedova, che è assistita dagli avvocati Antonio Fiumefreddo e Giuseppe Berretta – è accaduto quando noi abbiamo saputo dal medico legale che non c'erano gli organi interni di mio marito. Questo fatto straziante ci induce ad avere mille pensieri, mille dubbi. Noi vogliamo sapere la verità. Io chiedo allo Stato delle Bahamas gli organi di mio marito, il referto medico e dell'autopsia, perché noi a oggi non sappiamo la verità e vogliamo conoscerla".

"Il consolato italiano – ha aggiunto Giusi Cundari – ci ha seguito sin dai primi momenti: prima per sapere dove era mio marito e cosa era successo, e dopo quando abbiamo richiesto di fare l'autopsia lì, altrimenti la salma non poteva essere trasferita in Italia. In un primo momento io non ho acconsentito, non volevo che eseguissero nella Bahamas gli esami medico legali, che avrei voluto fare eseguire in Italia, ma ho dovuto cedere perché lo richiedeva la legge ed era l'unico modo per riavere il corpo di mio marito".

La risposta: "Non c'è nessun giallo nell'assenza degli organi interni"

"Non c'è alcun ‘giallo'" nell'assenza di "organi interni" emersa durante l'autopsia eseguita a Catania su Alfio Torrisi.  A dirlo gli avvocati Concetto Ferrarotto ed Emanuela Fragalà che assistono Nirelli Giulio e la società etnea Techni teak. L'uomo è indagato dalla Procura di Catania "mero atto dovuto per garantire la legittimità degli accertamenti di natura medico legale disposti dal Pm". I due legali hanno sottolineato che "è indispensabile chiarire come non sussista alcun ‘giallo' in relazione alla mancata presenza degli organi all'interno della salma del povero signor Torrisi". "In sede di conferimento dell'incarico peritale – spiegano – il professore Cristoforo Pomara ha chiaramente esplicitato a tutte le parti che tale circostanza era già ordinariamente prevedibile a fronte dell'utilizzo, in occasione dell'autopsia effettuata alle Bahamas, della tecnica autoptica meglio nota come di ‘Letulle en masse', comportante il prelievo in blocco, cioè in massa, di tutti gli organi".

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