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La Valsusa piange il giovane Stefano: si era schiantato contro un albero, è morto dopo un mese

Era il 20 marzo scorso quando Stefano Gioana, alla guida della sua vettura, si schianta contro un albero dopo essere andato fuori strada nei pressi di Giaveno (Val Sangone) L’impatto violentissimo lo costringe al ricovero d’urgenza in terapia intensiva, presso il Cto di Torino. Il cuore si è fermato definitivamente il 16 aprile.
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Giaveno (Val Sangone). Si era schiantato contro un albero dopo essere andato fuoristrada un mese fa, il suo cuore si è fermato per sempre il 16 aprile. Si chiamava Stefano Gioana, un giardiniere di 34 anni conosciuto e amato nel suo paese, Giaveno, anche per aver fatto parte della squadra di basket della città come giocatore prima, negli anni '90, e come allenatore a fine carriera, nella seconda parte degli anni 2000. Considerato un buon atleta e un grande sportivo, aveva partecipato anche ad alcuni tornei in Francia, in Grecia e in Olanda rappresentando la sua Val Susa.

Il tragico incidente e la morte dopo un mese

Era il 20 marzo scorso quando Stefano Gioana, alla guida della sua vettura, si schianta contro un albero dopo essere andato fuori strada. L'impatto violentissimo lo costringe al ricovero d'urgenza in terapia intensiva, presso il Cto di Torino. Le sue condizioni sono state subito giudicate gravissime dallo staff sanitario. Il cuore si è fermato definitivamente il 16 aprile. Accanto a lui, i genitori, la sorella e i famigliari, che hanno acconsentito alla donazione degli organi.

La passione per il basket

Tanti amici in queste ore ricordano l'amico scomparso, tra questi anche la squadra del Giaveno Basket di cui ha fatto parte per anni. Mauro Toso e Giulio Cannizzo, che sono stati i suoi presidenti all'epoca, hanno ricordato così Stefano: "Entrò a far parte del gruppo Giaveno Basket nella stagione 1995/96. Educato, serio e appassionato, ecco gli aggettivi che ci sentiamo di attribuire alla sua persona. Nel 2005/2006, la sua passione per la pallacanestro lo portò a proporsi come coach, seguendo i più piccoli e compiendo il suo compito con serietà. Resterà per sempre uno di noi". Un'amica lo ricorda così: "Mi piace pensare che vi sentirò volare nel vento, splendere nella luce del sole, fiorire sui rami degli alberi e brillare nella rugiada. Ciao Sunshine buon viaggio". 

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