La triste storia della famiglia Canullo: padre muore per malore, moglie e figlio uccisi dalla fame
È una vera e proprio tragedia della solitudine quella che si è consumata in una villa di Macerata nel settembre scorso. I risultati dell’autopsia condotta sui corpi di Eros Canullo, Maria Angela Moretti e Alessandro Canullo,ha stabilito che padre, madre e figlio, trovati senza in casa, sono morti poco alla volta. Un malore fatale per il pensionato 80enne e una morte per fame per la moglie, 77 anni, e per il figlio 54enne rimasto invalido dopo un incidente. Una fine terribile decretata nell’accertamento irripetibile eseguito dal medico legale Roberto Scendoni e dal tossicologo Rino Froldi.
Morti in casa a Macerata
La scoperta choc dei corpi dei tre familiari era stata fatta a settembre dello scorso anno dopo che la sorella di Maria Angela, che vive a Milano e non era più riuscita a mettersi in contatto con la donna, aveva dato l’allarme. A quel punto le forze dell'ordine si erano recate nella villa di borgo Santa Croce, il 6 settembre, dove erano stati trovati i tre corpi, senza vita, in avanzato stato di decomposizione: erano passati circa due mesi dalla loro morte.
La triste storia della famiglia Canullo
Stando a quanto riferito dal Resto del Carlino, la famiglia Canullo avrebbe vissuto una condizione di progressivo isolamento allontanandosi anche dai parenti. Il figlio della coppia era rimasto invalido quando, da ragazzo, era stato vittima in un grave incidente stradale. Nel 2020 un ictus avrebbe costretto la madre a letto, e sarebbe stato il padre del 54enne e marito di quest’ultima a prendersi cura di loro e ad occuparsi delle faccende quotidiane per la famiglia, limitandosi a chiedere aiuto alla Croce Verde quando il figlio cadeva e lui non riusciva a rialzarlo.
Come sono morti
I consulenti hanno ora stabilito che Eros è stato ucciso da un malore, che lo aveva colto mentre era in bagno, tra la fine di giugno e l’inizio di luglio. Per la moglie e il figlio non ci sono tracce di lesioni o sostanze tossiche, per cui l’ipotesi è che siano morti di inedia, rimasti senza l’unica persona che si prendeva cura di loro.