La top ten dei più grandi boss di tutti i tempi. Al primo posto un ucraino
E' l'ucraino Semion Mogilevich il più grande dei boss mafiosi. A decretarlo è la rivista Time (settimanale di informazione pubblicato negli Stati Uniti) che ne ha stilato la top ten mondiale. La classifica è venuta fuori dopo la maxi retata dell'FBI della settimana scorsa, retata in cui sono stati catturati ben 110 mafiosi. Ma chi è davvero Mogilevich? Nato a Kiev il 30 giugno del 1946, Semion Mogilevich è anche noto come "The Brainy Don", soprannome che sottolinea il suo fiuto per gli affari, ma anche la sua intelligenza: Don Semyon, infatti, è forse uno dei pochi boss mafiosi che può vantare una laurea in economia. La sua fama è dovuta alle sue attività criminali molto diversificate (spaccio di droga, traffico d'armi etc.) e localizzate in parecchie nazioni del mondo, e probabilmente, anche ai solidi rapporti che avrebbe con qualche politico: si spiega solo così, infatti, il fatto che Mogilevich, arrestato nel 2008 a Mosca per evasione fiscale, sia stato rilasciato dopo un solo anno di detenzione.
Veniamo al podio. Al secondo posto si piazza il famoso Al Capone, simbolo del gangsterismo americano e della crisi della legalità che gli Stati Uniti dovettero affrontare nel corso degli anni venti. Dietro lui l'altrettanto famoso Charlie Lucky Luciano, considerato il padre del moderno crimine organizzato e l’ideatore di una massiccia espansione nel dopoguerra del commercio di eroina. L'italiano Totò Riina, storico boss dei Corleonesi e di una Sicila funestata ancora oggi dalla Mafia (vedi anche la recente condanna di Totò Cuffaro per favoreggiamento alla Mafia), è all'ottavo posto. Solo una donna nella classifica: è la cinese Xie Caiping che, tra le altre cose, aveva interessi nel gioco d'azzardo illegale.
Ecco la classifica completa:
- Semion Mogilevic (Ucraina)
- Al Capone (Stati Uniti)
- Charlie "Lucky" Luciano (Stati Uniti)
- Pablo Escobar (Colombia)
- John Gotti (Stati Uniti)
- Hisayuki Machii (Korea)
- Tony "Big Tuna" Accardo (Stati Uniti)
- Salvatore Riina (Italia)
- Dawood Ibrahim (India)
- Xie Caiping (Cina)