Confesso di aver paura.
Ho paura della Corea del Nord, del suo dittatore Kim Jong Un, dei missili e del nucleare.
Ma ho paura anche del presidente del più potente Stato al mondo che dice: "La Corea del Nord è un problema. Un problema di cui ci occuperemo". Come se parlasse di un rubinetto che perde e lui fosse l'idraulico.
Ho paura di Assad, di Putin, di Erdogan e di tanti altri. La verità è che il mondo, per la maggioranza, è governato da persone che mi farebbe paura avere come vicini di casa.
Putin non lo vorrei neanche a una riunione di condominio. "La signora Anna Politkovskaja del primo piano ha dato a me la delega".
Figuratevi Erdogan. "Possiamo iniziare, credo che la famiglia curda del terzo piano non venga".
Io, oggi, ho paura. Semplicemente. E allora oggi scrivo, e poi vado al mare. Se piove, chi se ne frega. Abbiamo bisogno di scelte forti, non deboli. Non possiamo scegliere la facilità di sganciare una bomba, o di appoggiare chi lo fa, magari perché è nato in Occidente.
Abbiamo bisogno di scelte in grado di ribaltare le agende politiche, e devono partire da oggi, queste scelte. E allora oggi vado al mare, e nel bagagliaio metterò la bicicletta di mia figlia, con le rotelline, e le dirò "bravissima Caterina dai dai dai sei eccezionale!" anche se dopo tre pedalate si ferma, oppure sbanda.
Oggi starò un po' con mia nonna, che è Pasqua, ma soprattutto non so quanto tempo mi rimarrà da passare con lei.
Oggi correrò sulla spiaggia, e se mi entrerà la sabbia nelle scarpe, andrà bene lo stesso.
Oggi farò molti sorrisi, imparando dalle mie figlie, a cui dirò che la bicicletta si presta, se qualcuno ce la chiede. E se non ce la chiede, ma abbiamo la sensazione che gli farebbe piacere farci un giro, la si offre. Che la spiaggia è di tutti, ed essere nati qui è solo un caso, per questo dobbiamo accarezzare la natura e aiutare chi sbarca, su questa spiaggia. E insegnerò loro che le scarpe sono degli oggetti, e come tutti gli oggetti valgono poco, ma con un po' di sabbia dentro valgono sicuramente di più.
Io ho paura, ma oggi farò di tutto per costruire un tassello, piccolo, di futuro.
Buona Pasqua.