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La tennista Giulia Pairone molestata dal suo allenatore quando era minorenne: arriva la condanna

La sportiva, 28 anni, all’epoca dei fatti era minorenne. La sentenza pronunciata ad Ivrea nei confronti di Ivano Rolando, 52 anni. L’accusa: violenze sessuali e maltrattamenti. Giulia Pairone era 666° posto delle classifiche WTA.
A cura di Biagio Chiariello
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Era ancora minorenne la tennista Giulia Pairone quando il suo ormai ex allenatore avrebbe abusato sessualmente di lei.

E ora, a distanza di un decennio da quei fatti, un giudice ha pronunciato la sentenza di condanna per l'uomo: la pena inflitta a Ivano Rolando è di 4 anni e 6 mesi di carcere per violenza sessuale e maltrattamenti ai danni della sportiva che avrebbe dovuto seguire, allenare e tutelare.

La giovane promessa del tennis, oggi 28enne, all'epoca occupava il 666° posto delle classifiche WTA. Solo nel 2019 ha avuto il coraggio di sporgere denuncia, quando si è affidata all'avvocato Annalisa Baratto, accusando Rolando di aver abusato di lei sia fisicamente che psicologicamente.

Accuse che riguardavano il periodo tra che andava dal 2011 e al 2013; fatti avvenuti durante gli allenamenti a Borgaro e nel corso di diversi tornei in Italia e all’estero.

In particolare frasi e "umiliazioni" verbali che sarebbero avvenute quotidianamente, durante gli allenamenti e le partite, secondo l'accusa, per "controllarla ed esercitare una forma di dominio sulla sua persona". E che hanno provocato "uno stato di prostrazione, terrore, avvilimento, sofferenza fisica e morale" alla giovanissima tennista.

L’accusa di violenza sessuale è riferita a presunti e ripetuti palpeggiamenti. In almeno un caso, Pairone sarebbe stata costretta a dormire nel letto insieme al suo coach.

In aula, durante il dibattimento, sono stati diffusi anche tre video. In uno in particolare si sentono le frasi pronunciate dal maestro: "Eccola qui la tigre. Insomma, altro che tigre: un micio zoppo. Inguardabile – commenta mentre la tennista si scalda correndo -. L’unica cosa che si salva qui è il cu.. Per i fan faccio un primo piano del sedere".

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La condanna è stata pronunciata questa mattina, giovedì 30 maggio, in tribunale a Ivrea, dal collegio presieduto dalla giudice Stefania Cugge sulla base di due capi, episodi avvenuti dal 2012 in poi in occasione di tornei in ad Antalya (Turchia), a Salsomaggiore Terme, a Milano, a Berlino e agli Us Open di New York.

Gli avvocati Stefano Coppo ed Elisa Costanzo, che assistono Rolando, volevano l'assoluzione del coach e ora hanno annunciato che faranno ricorso alla Corte d'Appello. Invece la pm Parato aveva chiesto 6 anni e 4 mesi di condanna.

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