La telefonata di papa Francesco a Gino Cecchettin dopo il femminicidio di Giulia: “È un dono”
Una telefonata tra papa Francesco e Gino Cecchettin, papà di Giulia, vittima di femminicidio lo scorso novembre in Veneto. A dar notizia di questo colloquio con il Pontefice è stato lo stesso Cecchettin, che ha appena pubblicato un libro in ricordo della figlia uccisa dall’ex fidanzato.
Gino Cecchettin lo ha rivelato ieri sera – riportano i quotidiani locali – durante la presentazione del suo libro "Cara Giulia", al teatro Verdi di Padova. La telefonata è arrivata tramite il cardinale Matteo Zuppi, vescovo di Bologna e presidente della Cei: "È stato lui a chiamarmi dicendomi ‘Ti passo il Santo Padre'. Io ho un rapporto con i ‘piani sopra' un po' equivoco – ha detto Gino Cecchettin – ma per quanto uno non ci creda, lui rappresenta due miliardi di persone. Quando senti le sue parole senti due miliardi di persone che ti danno una pacca sulla spalla e ti sostentano. Questo è un dono".
"Tutto questo non è per me, è per Giulia e per tutte le Giulie che potremo salvare: non è facile per me essere davanti a così tanta gente, e non sarà facile esprimere ciò che ho dentro", ha detto ieri sera Gino Cecchettin in un teatro gremito. Il libro è stato per Cecchettin il "modo migliore per elaborare il lutto" dopo la morte della figlia e ora servirà a finanziare la Fondazione per la lotta alle violenza di genere che sarà attivata nel nome della studentessa di Vigonovo.
Ospite domenica scorsa di Fabio Fazio a Che tempo che fa Gino Cecchettin ha spiegato anche perché lui non parla mai di Filippo Turetta, coetaneo di Giulia e reo confesso del delitto. "Ho voluto concentrarmi solo su Giulia", ha detto l’uomo, che però ha rivolto un pensiero ai genitori dell’ex fidanzato della figlia: "Con loro ci siamo sentiti un paio di volte, l'ultima a Natale. Rinnovo a loro tutto il mio sostegno, perché ancora adesso stanno vivendo un dramma".