La telefonata di Elisa Benedetti al 112: il cellulare è scomparso
Elisa. "Mi hanno violentato. Ho paura, ho tanta paura, non riesco a camminare, la macchina si è fermata. Aiutatemi…".
112. Ma dove sei? Che strada hai fatto?
Elisa."Non lo so, non ricordo. L’ultimo ricordo che ho è che eravamo all’Ip di Ponte Rio, al bar. Poi siamo venute verso Ponte Pattoli e poi… non ricordo… non ricordo, non so dove sono".
112. Con chi?
Elisa."Ma la mia amica, dove è la mia amica? Sono preoccupata per lei".
112. Tu pensa a te ora. Ma lei come si chiama?
Elisa."Vanessa".
112. Hai il suo numero di telefono?
Elisa."Sì, 327…".
112. Accendi i fari dell’auto, non scendere. Stiamo arrivando. Le senti le sirene?
Elisa."No, le sento solo nel cellulare".
112. Sei su una strada asfaltata?
Elisa."Sì".
"Sono in mezzo ai rovi. Sono sporca, c’è tutto fango. Vedo una rete metallica alta, vedo il Tevere… provo ad arrampicarmi ma è ripido, scivolo".
112. Prova a spostarti, a darci qualche punto di riferimento, torna indietro.
"Ho paura, non so dove sono".
112. Guidavi tu?
Elisa."No".
Questo è uno stralcio della telefonata che Elisa Benedetti trovata morta nei boschi di Civitella Benazzone, ha fatto la sera della sua scomparsa. Il testo della conversazione è stato pubblicato da Il Giorno.
Gli indizi, riferiti da Elisa, per essere rintracciata dai carabinieri, non sono stati però precisi: ha descritto una strada asfaltata, ha fornito il numero di cellulare di Vanessa quando in realtà lo stava utilizzando per parlare appunto con i militari. La conversazione è durata circa un'ora e, ad aggiungersi a tutti gli altri misteri, il fatto che poi quel cellulare non sia stato più trovato.
Gli inquirenti cercando di ricostruire cosa accaduto immediatamente dopo la telefonata, se la ragazza sia rimasta sola oppure se sia stata raggiunta da qualcuno. Secondo la testimonianza di del signor Raul Rosi, Elisa ha parcheggiato la Fiat Punto grigia di Vanessa proprio sotto la sua abitazione intorno a mezzanotte e mezzo: "Ha suonato il clacson ed è rimasta in macchina. Io sono sceso e quando le ho chiesto se avesse bisogno di aiuto lei mi ha risposto "scusa ho sbagliato casa". Il signor Rosi ha poi aggiunto: "Quanto l'ho vista, era sola, non era al telefono e non c'erano altre macchine dietro la sua. Io ho provato a dirle di girare e tornare indietro ma lei non mi ha ascoltato ed è ripartita verso la stradina di campagna senza dirmi nulla".
Ha poi riferito di aver sentito altre due auto transitare immediatamente dopo la partenza di Elisa.