La storia di Saman Abbas: la scomparsa, il ritrovamento del cadavere e il processo alla famiglia
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La 18enne Saman Abbas fu uccisa nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 e ritrovata sepolta in un casolare a poca distanza dal luogo dove viveva con la sua famiglia solo il 18 novembre 2022 quando lo zio, Danish Hasnain, fece rinvenire il cadavere autoaccusandosi e accusando anche i genitori della giovane, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, che però si dichiarano innocenti.
La giovane si era allontanata da casa perché i genitori volevano costringerla a un matrimonio combinato con un cugino in Pakistan ma quando ha avviato una relazione con un suo coetaneo in Italia, sarebbe stata attirata in una trappola e uccisa. La famiglia aveva parlato di un allontanamento volontario ma la verità emerse quando il fidanzato Saqib Ayub raccontò l’ostilità della famiglia per il loro rapporto.
A processo sono finiti i genitori, che nel frattempo erano fuggiti in Pakistan e che poi sono stati individuati ed estradati in due diversi momenti, lo zio Danish Hasnain e i cugini. Tutti ripresi in diversi video delle telecamere di sorveglianza fuori dalla casa mentre si avviano verso il luogo in cui poi è stato trovato il corpo di Saman. Nel processo di primo grado nel dicembre del 2023 sono stati condannati all’ergastolo i genitori della 18enne e a 14 anni lo zio mentre sono stati assolti i cugini.
Una sentenza contestata sia dall’accusa, che chiede la condanna di tutti gli imputati e l’aggravante della premeditazione, sia dalla difesa dei coniugi che contesta invece il racconto del principale testimone, il fratello di Saman, minore all’epoca dei fatti. La testimonianza del ragazzo al centro anche del processo di appello davanti alla Corte di assise di appello di Bologna dove il giovane ha davanti per la prima volta anche la madre, estradata lo scorso agosto.
Le denunce di Saman Abbas contro i genitori per maltrattamenti e induzione al matrimonio
La terribile storia di Saman Abbas prende avvio nel 2020 quando i genitori le impongono un matrimonio combinato con un suo cugino, residente in Pakistan. Lei, che si è fidanzata con il coetaneo Saqib Ayub, si oppone, viene punita e infine scappa in Belgio prima di rivolgersi agli assistenti sociali del comune di Novellara. L'allora 17enne Saman quindi viene collocata in una struttura protetta, mentre i genitori vengono denunciati per maltrattamenti e induzione al matrimonio. Qui rimarrà per circa 5 mesi, fino all'11 aprile 2021, giorno in cui decide di tornare a casa per recuperare i suoi documenti. Il 1 maggio successivo sparisce.
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La storia d'amore di Saman Abbas e il fidanzato Saqib
Saman era ritornata a casa per recuperare i suoi documenti e poter sposare il fidanzato, il 20enne Saqib Ayub, anche lui di origini pakistane, conosciuto nell'agosto 2020 su TikTok. Dopo vari contatti sui social, i due si incontrano per la prima volta nel gennaio 2021 a Bologna. Una storia d’amore romantica come dimostrano i tanti video e foto dei due insieme. Proprio alcuni scatti dei due postati sui social però scatenato le ire della famiglia della 18enne e del padre che sarebbe arrivato a far minacciare la famiglia del giovane Saqib in Pakistan, come ha raccontato il giovane.
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La notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021 Saman Abbas sparisce
Convinta a fidarsi dai parenti, che dopo un primo rifiuto le dicono che potrà ricevere i documenti richiesti, Saman si ripresentò a casa ma, stando a quanto raccontato poi dal fratello della 18enne, in realtà sarebbe stata attirata in una trappola e, secondo la ricostruzione della Procura, uccisa e seppellita nei campi poco lontano nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio. In quei campi si erano diretti il giorno prima lo zio (Danish Hasnain) e i cugini (Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq), muniti di attrezzi da lavoro.
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L'ultimo messaggio di Saman e la testimonianza del fidanzato Saqib
Il giorno della scomparsa Saman aveva scritto dei messaggi al fidanzato Saqib rivelando di aver sentito una conversazione telefonica tra i suoi genitori e lo zio materno che parlavano di ammazzare qualcuno e di temere per la sua vita. “Ho sentito che dicevano di ammazzare qualcuno – spiega la 18enne al fidanzato – e quando ho chiesto a mamma mi ha detto: ‘No, no, non stiamo parlando di te’ Ma io l’ho sentito con le mie orecchie e per questo da quel momento ho paura. Ho sentito che dicevano: ‘Uccidiamola’… Una cosa del genere. Mia madre mi ha detto. Non parliamo di te, ma di una ragazza del Pakistan”. Per questo, dopo la sparizione di Saman, Saqib avvertì le forze dell’ordine raccontando i suoi timori.
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Le indagini e la ricerca di Saman Abbas: 5 familiari iscritti nel registro degli indagati
Quando i carabinieri si presentarono nella cascina di Novellara, Saman sembrava essere sparita, fu aperto un fascicolo per sequestro di persona ma fin dal primo momento gli inquirenti ipotizzarono il peggio visto che ad essere spariti erano anche i genitori. Nella mattina del 1º maggio, infatti, i coniugi Abbas avevano fatto le valige in fretta e furia per imbarcarsi su un volo per il Pakistan dall'aeroporto di Milano Malpensa dove sono stati ripresi dalle telecamere. Per gli inquirenti non ci sono dubbi sul loro coinvolgimento insieme a zio e cugini e tutti e 5 i familiari vengono iscritti nel registro degli indagati.
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Il racconto dell'ultima notte del fratello di Saman Abbas
La conferma ai sospetti degli inquirenti arriva dal racconto del fratello di Saman. Il 16enne all’epoca dei fatti venne fermato con lo zio al confine con la Francia dalla polizia di Ventimiglia. Ascoltato in forma protetta, infatti, rivelò cosa avveniva in casa. “L'ha uccisa mio zio l'ha strangolata. Però non so dove ha messo il corpo. Mia sorella è fuggita di casa più volte, siamo stati criticati dai nostri connazionali, i miei parenti dicevano che bisognava ucciderla” raccontò il giovane. La notte della scomparsa Saman venne ripresa a mezzanotte con uno zaino in spalla, mentre si dirigeva con i genitori verso le serre. Nei filmati lei e la madre scompaiono nel buio per 90 secondi, mentre il padre rimane in attesa. Al ritorno della madre, Saman non è con lei; secondo i Carabinieri in questo lasso di tempo Saman è stata uccisa. L'autopsia ha poi rivelato una frattura al collo, che avvalora la tesi dello strangolamento.
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"Ho ucciso mia figlia": la telefonata del padre di Saman a un parente
Saman è stata dunque uccisa la sera della sua scomparsa e il suo cadavere fatto sparire. Una ricostruzione confermata anche da un'intercettazione del padre della 18enne, Shabbar, che dal Pakistan, un mese dopo l'omicidio della figlia, telefona a una parente rimasta in Italia: “Per me la dignità degli altri non è più importante della mia (…) – le parole dell'uomo – io ho lasciato mio figlio in Italia. Ho ucciso mia figlia e sono venuto, non me ne frega nulla di nessuno”. Mentre i genitori latitano in Pakistan, gli inquirenti italiani con l'aiuto delle forze dell'ordine di Spagna e Francia riescono a individuare e arrestare prima il cugino Ikram, a giugno, poi lo zio Danish, a settembre, e infine l'altro cugino Nomanhulaq
Cosa hanno dichiarato il cugino e lo zio Danish in carcere
Mentre i cugini continuano proclamarsi innocenti, lo zio Danish, dopo aver negato ogni accusa, confessa e indica anche il luogo esatto del ritrovamento del cadavere di Saman Abbas, in quei campi dove gli inquirenti la cercavano da tempo. L’uomo ha raccontato di aver agito su indicazioni dei genitori della 18enne e di aver solo seppellito il cadavre ma la coppia invece accusa lui e i cugini di Saman di aver fatto tutto da soli.
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L'arresto e l’estradizione di Shabbar Abbas e della moglie dopo la latitanza
Shabbar Abbas il padre della 18enne, viene fermato dalla polizia il 15 novembre 2022 in Pakistan dopo varie richieste dall’Italia. Dinanzi al giudice durante l'udienza di convalida dell'arresto a Islamabad nega di aver fatto del male alla figlia e soprattutto smentisce il racconto degli altri arrestati. Il 29 agosto 2023 il governo pakistano ha dato il via libera all’estradizione dell’uomo che è arrivato in Italia il 1 settembre. La moglie invece è rimasta latitante fino al 31 maggio 2024, quando è stata fermata dopo la condannata all’ergastolo in contumacia in primo grado, ed estradata in Italia nell’agosto 2024.
La conferma del ritrovamento del cadavere di Saman Abbas
La svolta nel caso di Saman Abbas arriva con il ritrovamento del corpo della 18enne pakistana il 19 novembre 2022. Su indicazione dello zio Danish, gli inquirenti si recano in un casolare abbandonato a poche centinaia di metri dalla casa della famiglia Abbas a Novellara. All'interno del rudere, che in passato era stato già perlustrato dalle forze dell'ordine senza successo, in una fossa profonda circa due metri c'è un cadavere. Le successive analisi confermano che si tratta di Saman Abbas.
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Il processo e la condanna all'ergastolo per Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, e a 14 anni per lo zio Danish
Per l’assassinio di Saman Abbas, in primo grado sono stati condannati all'ergastolo la madre, Nazia Shaheen, e il padre Shabbar Abbas, e a 14 anni lo zio Danish. I due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq invece sono stati assolti dall’accusa di aver partecipato al seppellimento del cadavere. Per i giudici lo zio Danish sarebbe l’esecutore materiale del delitto ma ha beneficiato dello sconto di pena per il rito abbreviato, mentre i due genitori sarebbero i mandanti.
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Il processo di secondo grado contro i genitori, lo zio e i cugini
Gli stessi imputati sono al centro anche del processo di secondo grado dove per la prima volta c’è anche la madre di Saman. L’accusa della Procura punta al coinvolgimento di tutti e cinque gli indagati e all’aggravante della premeditazione che non permetterebbe allo zio di poter beneficiare dello scontro di pena. Le difese dei vari imputati invece puntano sulla presunta inaffidabilità del teste chiave, il fratello di Saman, mentre la difesa del padre chiede una perizia sul video in cui si vede l’uomo con uno zaino sostenendo che non fosse quello di Saman.