La storia di Roberto e Giuliana, il loro “cuore creativo” contro la crisi economica post Covid
È la storia di una coppia di fidanzati siciliani di Modica, nel ragusano, Roberto e Giuliana, con la passione per la natura, l'ambiente e la creatività. Da diversi anni girano il mondo alla scoperta di nuove conoscenze di etnie e culture diverse dalla loro. Durante il viaggio in Israele decidono di far rientro in Sicilia credendo nel loro progetto romanticamente chiamato "Cuore creativo" che permetteva di poter vivere con e grazie alle risorse della loro terra, ovvero l'agricoltura e la creatività. Ma a causa dell'emergenza del Coronavirus, i ragazzi non possono partire per la stagione lavorativa in Svizzera e durante la quarantena faranno i conti con la grave crisi economica. Ma la loro forza d'animo non gli spinge ad arrendersi. "Questo periodo di quarantena ci ha dato la possibilità, visto che po' tutto si è fermato, di poter riflettere a fondo su noi stessi, su quello che l'uomo fa, su come ci stiamo comportando nei confronti del pianeta e verso noi stessi".
Fidanzati giramondo. "Scoprire il mondo"
Quando lo spirito di avventura è condiviso dall'amore. Roberto e Giuliana sono una coppia di fidanzati siciliani di Modica, in provincia di Ragusa. Da sempre sono stati attratti da viaggi avventurosi, fatti di scoperte di etnie, conoscenza del territorio straniero traendo le curiosità tipiche e le potenzialità di quel luogo. Così, in Israele sentono la necessità di far rientro in Sicilia e pensare a un loro progetto, romanticamente denominato "Cuore romantico", che ha lo scopo di rispettare la natura e trarre i suoi benefici. "Dopo aver viaggiato tra Marocco, Spagna, Turchia Israele ecc, – racconta Roberto – decidiamo di tornare in Sicilia e avere il coraggio di portare avanti questo progetto a Modica per far capire alle persone che bisogna restare nella propria terra perché noi abbiamo tantissime possibilità in questa meravigliosa terra invidiata in tutto il mondo ed è uno dei motivi per cui noi restiamo qui. Ci siamo accorti viaggiando – ha detto Giuliana – scoprendo altre etnie che la Sicilia non ha nulla di meno dal resto del mondo e, durante i viaggi, ho avvertito le potenzialità, ho visto quello che poteva offrire e l'ho sentita abbandonata perché anche io stessa la stavo abbandonando e quindi abbiamo cominciato a credere nel nostro territorio perché lo amiamo, la nostra terra è un pullulo di culture diverse". "Inizialmente – continua – abbiamo anche dedicato la prima forza economica che noi avevamo, avendo lavorato per una stagione in Svizzera e pensavamo di poter proseguire e ampliare il nostro progetto lavorando anche questa stagione in Svizzera però purtroppo a marzo con la storia del Coronavirus non siamo potuti partire, perciò abbiamo fatto partire una campagna di donazione per realizzare i nostri sogni ".
Dalla creatività all'agricoltura
Giuliana si occupa di creare da materiali primi, come il cotone per offrire prodotti finiti all' uncinetto e macramè di qualità superiore ma soprattutto naturali, lavorati a mano e non industriali, mentre Roberto lavora nell'orto ed è un grande appassionato di ortaggi e piante di tutti i tipi. "la mia passione – racconta Roberto – è iniziata coltivando biologico, naturale, seguendo gli andamenti della natura, seguendo la stagionalità, al zero packaging, il chilometro zero e l'altra riguarda invece la tessitura e la creazione tramite materiali organici e naturali di uncinetti, macramè, costumi, vestiti. C'è tanto lavoro dietro – ha detto Giuliana – perché non c'è una macchina a crearli, c'è tanta manualità. Dopo l'ultima pandemia del Coronavirus i ragazzi chiedono aiuto al pubblico social. "Crediamo che sia possibile vivere in Sicilia, coltivando i propri progetti, coltivando la terra, facendo creazioni. Conclude – "Non poter vivere qua semplicemente perché il lavoro non te lo permette non è giusto, dobbiamo creare noi stessi un modo per poter vivere e lavorare qui".