La storia di Nadia, senza braccia dalla nascita: “I miei piedi come le vostre mani”
Lei è Nadia Lauricella, 27enne siciliana di Racalmuto, nell'agrigentino. È nata con una rara malformazione: senza le braccia, con gli arti inferiori solo parzialmente sviluppati e con la colonna vertebrale incurvata. Riesce a fare tutto con i suoi piedi:mangiare, scrivere, leggere, utilizzare il cellulare e gestire i suoi canali social. Infatti, i social sono il suo mondo. Su Instagram si chiama "ironadia_301", su Tik tok è molto seguita e vorrebbe che le persone imparassero a non lasciarsi condizionare dalle apparenze e ad andare oltre i pregiudizi. Nonostante la sua disabilità, la ragazza rappresenta la positività e la voglia di vivere.
La storia di Nadia, i piedi come le mani
La disabilità per Nadia è la sua normalità perché è nata così. È anche grazie al lavoro dei suoi genitori, insegnanti e amici che Nadia la vive con naturalezza, con forza e coraggio e mai vergogna. "La mia storia la definisco di rinascita – ha detto Nadia – perché ho saputo ribaltare una situazione di svantaggio fisico in forza. Da piccola ho capito che ho qualcosa di diverso – continua – ma che l'unica cosa che mi differenziava con le altre mie coetanee era che io utilizzavo i piedi e non le mani. Ho capito realmente cos'è la disabilità nell'adolescenza perché la società ti fa notare che sei diversa. Purtroppo vivendo in un paesino c'era tanto la mentalità che la disabilità fisica era collegata alla disabilità mentale, quindi spesso venivo trattata come una bambina con problemi mentali e tutto questo mi faceva stare ancora più male. Quando le mie compagne iniziavano ad avere le prime cotte, le prime storie, io non ero mai oggetto di attenzioni, oppure quando volevo fare qualcosa, la risposta per me era:"Tu non la puoi fare", ma non è così. I miei piedi sono sempre state le mie mani e grazie ai miei piedi riesco a truccarmi da sola, riesco a mangiare, riesco a usare il cellulare come normalmente fa una persona con le mani. Oggi la mia storia – dice Nadia – è diventata un punto di riferimento per chi mi segue nei social – continua – perché il mio obiettivo è quello di far conoscere Nadia chi è veramente e non la sua disabilità. Un punto di riferimento per tante persone che si abbattono, che vedono me e le cose belle che riesco a fare e si incoraggiano anche loro. Le persone mi scrivono:"La tua disabilità è evidente e non si può nascondere ma oggi vediamo te e non più la tua disabilità".
La rinascita, le passioni e il sogno di Nadia
Nadia conduce la sua vita come tutte le altre ragazze. Ha tante passioni, dalle moto, al trucco, ai social. Da adolescente non si accettava, non valorizzava la sua persona e finiva sempre per stare male, come se tutto ciò si concentrava su ciò che non poteva mai avere. Ad oggi, crescendo ha assunto una maggiore consapevolezza e ha deciso di focalizzarsi sui punti di forza, come rimettere la protesi."Questa scelta – dice Nadia – è arrivata perché ogni qualvolta uscivo con i miei amici, erano costretti a prendermi in braccio e io mi sentivo in colpa nei loro confronti. Ho capito di dover fare qualcosa per me stessa e quindi ho deciso di provare a rimettere le protesi. Grazie al mio tecnico ortopedico Rosario, che ha saputo ricreare una protesi adatta al mio corpo, sono uscita dal centro Roga di Enna con i tacchi, era il mio desiderio più grande – aggiunge Nadia.
La ragazza, ha tanti desideri, quello di realizzare una linea di make up tutta sua e riuscire a gareggiare nel mondo del fitness perché amante dell'agonismo. Nadia riesce a trasmettere un grande insegnamento, una piccola donna ma con il cuore grande e che ci invita ad andare oltre la disabilità e a ogni forma di apparenza con positività e voglia di vivere. "Ho imparato dalla mia esperienza di vita che dentro a ognuno di noi c'è una lampadina che ogni tanto tende a spegnersi ma noi dobbiamo ritrovare quella forza, provare a riaccenderla perché c'è sempre un'alternativa – conclude Nadia con una famosa citazione di una canzone di Elisa – Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il sole e non qualcosa che non c'è".