La storia di Maurizio: “A 16 anni mi prostituivo per acquistare la droga, che stupido”
“Stavo facendo veramente una puttanata. Mi sentivo sporco, stupido. Ma quando ti droghi non pensi più a niente di quello che ti circonda”. Maurizio oggi ha 28 anni. Ha un lavoro, degli amici, non ha più problemi a nascondere la propria omosessualità ed è pienamente padrone della sua vita. Ma fino a dieci anni fa, quando era ancora un adolescente con mille dubbi e tante debolezze, si è ritrovato un giro perverso fatto di droga e sesso con gente molto più grande. Gente sposata, con figli e anche un'ottima posizione sociale, che gli dava i soldi necessari per acquistare cocaina ed eroina in cambio del proprio corpo. “Dentro di me sapevo di sbagliare, ma era più forte il pensiero di avere i miei 50 euro” dice oggi Maurizio (che chiaramente è un nome di fantasia) a Fanpage.it, raccontando per la prima volta di un passato tenuto ancora nascosto anche ai suoi genitori.
Come tanti ragazzini, purtroppo, anche Maurizio, che vive in Emilia-Romagna, ha iniziato “per gioco”, cominciando ad assumere stupefacenti a nemmeno 16 anni compiuti, con l'illusione di poter risolvere ogni genere di problema. “Mi sono aggrappato alla droga -continua-. Però ho sbagliato, perchè la vedevo come la mia salvezza e invece è lei che si è impossessata di me”. Un po' alla volta è diventata una necessità, una priorità. Il suo unico pensiero, per un numero mai esausto di volte al giorno. “Lo sballo del sabato sera”, col quale tutto era partito, nel giro di poco tempo comincia a non bastare più. E così, per racimolare i soldi necessari all'acquisto degli stupefacenti, la paghetta ben presto diventa insufficiente, al punto che il giovane comincia anche a rubare in casa e, soprattutto a prostituirsi, grazie ad un annuncio online che porta velocemente i suoi drammatici frutti.
Gente anche di 70 anni, consapevole della sua età, lo contatta per fare sesso in continuazione. “Delle volte mi chiedevano di stare con loro per una notte e al posto di darmi dei soldi offrivano cocaina” ricorda ancora Maurizio, che nonostante talvolta si ritrovasse a fare i conti coi sintomi dell'astinenza e con le corse al pronto soccorso per via delle crisi respiratorie, non riesce più a fermarsi per tre anni. Nel frattempo abbandona anche gli studi, fino a quando, grazie all'aiuto di una parente alla quale si è rivolto dopo aver capito di dover fuggire da quella vita, Maurizio è finalmente riuscito a farcela. Seguito al Sert della città in cui vive, malgrado una piccola ricaduta nel mezzo, il giovane emiliano ha vinto la sua sfida e da ormai dieci anni si è messo alle spalle tutto quanto, trovando anche la forza di raccontarlo, nonostante per ragioni anche professionali non sia ancora giunto il momento di metterci tranquillamente la faccia.
Archiviato un capitolo tanto difficile quanto sofferto della sua vita, Maurizio è andato oltre, smettendo anche di nascondere la propria sessualità. "Adesso sono libero. Non c'è cosa migliore che chiedere aiuto, perchè da soli non ce la farete mai- è quindi il suo messaggio finale a chi rischia di trovarsi in situazioni del genere-. Non abbandonatevi”.