La storia di Marco Parolin, abbandonato a 5 mesi: “Cerco le mie origini, lo farò per tutta la vita”

È alla costante ricerca delle sue radici, Marco Parolin, lasciato solo all’ospedale di Rivoli quando era un pargoletto di 5 mesi. “Il mio desiderio è capire cos’è successo quel giorno”, racconta a Fanpage.it. E lancia un appello: “Chiunque sappia qualcosa mi contatti, cercherò la verità tutta la vita”.
A cura di Gabriele Rossetti
2 CONDIVISIONI
Marco Parolin
Marco Parolin

Tra poco più di un mese Marco Parolin compirà 26 anni e uno dei più bei regali di compleanno che vorrebbe ricevere sarebbe quello di trovare risposta ai tanti interrogativi che caratterizzano la sua vita. Su tutti, capire cos'è capitato realmente il 31 luglio del 1998.

Una data indelebile nella vita di Marco, che quel giorno è stato abbandonato all'ospedale di Rivoli, nel Torinese, ad appena cinque mesi. Pesava sette chili, era in salute e ben vestito: queste le uniche informazioni che il personale medico era stato in grado di fornire alle forze dell'ordine, le cui indagini non sono mai riuscite a fare chiarezza sull'accaduto né tantomeno risalire ai genitori biologici del bambino.

"La domanda che mi faccio sempre è perché sia capitato a me", racconta Marco a Fanpage.it. "Il mio desiderio è capire cosa sia successo quel giorno, perché penso che se non conosciamo le nostre origini e delle facce a cui avvicinarci, non possiamo chiudere un cerchio. E io quel cerchio lo voglio chiudere prima o poi".

La storia di Marco ha, per certi versi, dei punti in comune con quella del piccolo Lorenzo, il neonato abbandonato lo scorso 13 gennaio accanto a un cassonetto dei rifiuti a Villanova Canavese. "Rispetto alla storia di Lorenzo ho provato un enorme senso di gratitudine per la mia, di storia. Sicuramente fa pensare a cosa può aver portato una donna, o qualcun altro, a compiere un gesto del genere, che non andava fatto. Io mi ritengo fortunato di essere stato abbandonato in ospedale e non in mezzo alla strada".

Un piccolo Marco insieme a Laura e Massimo Parolin, i genitori adottivi
Un piccolo Marco insieme a Laura e Massimo Parolin, i genitori adottivi

Un paio di settimane dopo l'abbandono Marco, che in ospedale era stato chiamato Francesco, è stato adottato da Massimo e Laura Parolin: "Due persone meravigliose che mi hanno amato, coccolato e cresciuto fino a quando non sono scomparsi entrambi a causa di un tumore nel 2009 e 2011". Marco era ancora un bambino e la sua vita veniva nuovamente stravolta. A prendersi cura di lui ci hanno pensato allora i nonni della madre adottiva.

Fino ai 20 anni, quando Marco decide di andare a convivere con la attuale compagna con la quale, chissà, un giorno avrà dei figli. "Ho tanto amore da dare – ci confessa Marco – ma non sono una di quelle persone che riuscirà a dire sì, voglio dei figli: perché per la storia che ho passato è un carico di responsabilità molto importante". "Non nascondo di averci pensato, capiterà quando deve capitare", rivela Marco che non vuole pensarci troppo.

Marco oggi è un ragazzo felice con un lavoro stabile e un futuro tutto da scrivere, ma è il passato – e non potrebbe essere altrimenti – a tormentarlo. "So che sono passati quasi 26 anni, però chiunque abbia visto qualcosa o sappia qualcosa inerente a quel bambino abbandonato all'ospedale di Rivoli, spero riesca a trovare la forza o il coraggio di contattarmi e raccontarmi quello che è successo quel 31 luglio del 1998. C'è sicuramente qualcuno che sa e io continuerò a cercare risposta alle mie domande, probabilmente per tutta la vita".

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views